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"Secta. Un’indagine oscura" di Antonella Grippo: è un thriller esoterico il nuovo progetto editoriale di Altrimedia

“Secta. Un’indagine oscura” di Antonella Grippo: è un thriller esoterico il nuovo progetto editoriale di Altrimedia

Altrimedia Edizioni esce con un nuovo progetto editoriale dal titolo Secta. Un’indagine oscura, un thriller esoterico ambientato principalmente tra Roma e Matera, a firma di Antonella Grippo.

Elettra Marras Lops antropologa e consulente della Sas, la Squadra anti sette della Polizia di Stato, è stata convocata d’urgenza per risolvere il caso dell’adepta di una setta trovata morta. Ad attenderla a Matera però non c’è solo il cadavere di quella giovane donna ma un labirinto di interessi e potere, un dedalo di simboli iniziatici e luoghi magici in cui Elettra dovrà districarsi tra echi della cronaca recente, giovani donne scomparse e ritrovate morte dopo anni, massoni e mafiosi. La figura della protagonista, la professoressa Marras Lops, è ispirata all’antropologa Cecilia Gatto Trocchi, grande studiosa di sette e nuovi movimenti religiosi, tristemente scomparsa.

Grazie a un ritmo serrato e alla competenza non indifferente sulla storia segreta e i misteri d’Italia di Antonella Grippo, Secta. Un’indagine oscura è un viaggio inquietante nel mondo della massoneria deviata e del potere occulto.

Dalla bandella: “Impiccagioni atipiche, erano state definite nelle indagini. Ma, per l’antropologa, quelli erano messaggi. Messaggi per chi sapeva comprendere il linguaggio segreto della massoneria. Messaggi per chi avrebbe dovuto indagare. E invece, girava la testa dall’altra parte e archiviava tutto come suicidio. Senza smuovere troppo le acque, senza fare rumore. Solo chi non voleva vedere non vedeva, ma la firma di quei finti suicidi era chiara. Ed era una firma massonica.

La carta dell’impiccato dei tarocchi, con una delle ginocchia piegate era il simbolo del tradimento. L’appeso. La carta dell’iniziazione passiva, l’equivalente della bakthika induista. In alcuni archetipi era come se tutte le culture si fondessero in un sincretismo unico. La massoneria firmava i suoi delitti per rivendicarli al suo interno ma anche perché, se un fratello fosse stato incaricato delle indagini, avrebbe dovuto cambiare strada e insabbiare tutto. Questo fanno i figli della Vedova. Si aiutano. Si spalleggiano. Si coprono.

“La carta dei tarocchi era la numero 12, pensò Elettra, ieri era il 12 ottobre. Cosa sapeva quella donna? Chi aveva tradito o stava per tradire?” Si domandò pensierosa”.

Nel thriller si riconoscono numerosi passaggi di cronaca più o meno famosi: “Naturalmente l’insieme del romanzo è una fiction – spiega l’autrice – ma alcuni fatti riportati sono tratti da libri e giornali. I miei precedenti lavori storici sono stati spesso definiti dei saggi che si leggono come romanzi e, forse, proprio questo mi ha fatto venire voglia di scrivere un romanzo che però ha bisogno di qualche riferimento saggistico e giornalistico, tanto per non smentire le mie origini”.

Secta è dedicato alle donne scomparse, vittime di sette e di violenza e all’antropologa Cecilia Gatto Trocchi.

Antonella Grippo, docente di Letteratura italiana, Latino e Storia, ricercatrice e saggista, collabora con riviste e siti on line. Ha pubblicato numerosi saggi storici tra cui : L’avanguardia esoterica (Literalia) e, in collaborazione con Giovanni Fasanella, i seguenti volumi: I silenzi degli innocenti (Bur Rizzoli), L’orda nera (Bur Rizzoli), 1861 (Sperling & Kupfer, dieci edizioni), Intrighi d’Italia (Sperling & Kupfer), 1915 (Sperling & Kupfer), Italia oscura (Sperling & Kupfer). A marzo 2021 una nuova edizione del fortunato saggio 1861 è stata pubblicata in abbinamento al quotidiano Il giornaleSecta. Un’indagine oscura è il suo primo thriller.

 

"Cinque anime": magia nera e segreti scioccanti nel thriller di Francesco Leo targato Altrimedia Edizioni

“Cinque anime”: magia nera e segreti scioccanti nel thriller di Francesco Leo targato Altrimedia Edizioni

1980/2020: due coordinate temporali distanti quarant’anni per un caso irrisolto che continua a tormentare il commissario Matteo Iardi. Nel 1980 scomparve sua sorella e, da allora, la vita della sua famiglia è andata in pezzi. Quella ferita, che non si è mai rimarginata, torna prepotentemente a far male quando vengono rinvenuti resti umani avvolti in quattro sai bianchi raffiguranti un pentacolo. Nella grotta, scenario del macabro ritrovamento, sono anche incise quattro date: per il poliziotto potrebbe essere la svolta nel caso che gli ha sconvolto la vita.

Inizia così Cinque anime (Altrimedia Edizioni) di Francesco Leo, un thriller dal ritmo serrato e dallo stile impeccabile in cui passato e presente si intrecciano in modo indissolubile. Il killer, dalla ricostruzione della Polizia, potrebbe infatti tornare a colpire molto presto: quelle date (88, 96, 04, 12) parlano chiaro, c’è un folle che colpisce ogni otto anni e, nel 2020, inizia una corsa contro il tempo per scongiurare l’ennesimo omicidio.

Tra magia nera e segreti scioccanti, l’autore conduce il lettore in una spirale di situazioni al limite verso un finale inimmaginabile.

Dalla bandella: “Nonostante il freddo tagliente lui restava fermo nel suo completo ormai trasandato quanto il suo spirito, immobile a vagare in luoghi sconosciuti dalla mente. Rientrò dopo diversi minuti, quando il gelo che non aveva percepito fino ad allora giunse a scuoterlo tutto d’un colpo. Accese il condizionatore nel soggiorno e si diresse nella sua stanza, dove su un mobile una foto di Sofia lo guardava. Avanzò fino al ritratto, e accarezzò con le dita i bordi della cornice impolverata.

«Spesso mi sono fermato a pensare se sono davvero ciò che credevi che diventassi. E così ho cambiato forma più volte, alla ricerca di quella affine al mio essere. Alla ricerca di me stesso. Ho riso, ho pianto e infine sono caduto, ma l’ho fatto con le mie gambe e oggi non c’è errore che non ripeterei. Perché se sono arrivato tanto lontano è grazie alle scelte intraprese, giuste o sbagliate che siano», sussurrò, i polpastrelli serrati attorno all’immagine. «Continuerò a osare, prima che la paura mi renda l’ombra di ciò che avrei voluto essere. E magari ci ritroveremo uniti alla fine del viaggio.»”

Francesco Leo, classe ’92, è nato a Magliano Sabina (RI). È autore e lettore. Sognatore sin da bambino, s’interessa da subito al fantasy, al cinema, alla recitazione e ai libri. Oggi è editor, soggettista per cortometraggi amatoriali e gestisce On Writing, canale Youtube a tema scrittura. Ha esordito con la trilogia fantasy Il Ciclo della Rinascita (Paguro Edizioni), tradotta all’estero in inglese e francese col contributo del Ministero dei Beni e le Attività Culturali. Dalla saga è tratta una colonna sonora raccolta in tre dischi. Subito dopo ha pubblicato Reset (PubMe, Collana Tulipani), romanzo breve dalle sfumature thriller e dark fantasy.