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Maddalena Bonelli

Terzo posto nel Concorso Artistico Letterario “Impavidarte – La biennale della cultura 2022/2023” per il romanzo "A calci e morsi" di Maddalena Bonelli

Terzo posto nel Concorso Artistico Letterario “Impavidarte – La biennale della cultura 2022/2023” per il romanzo “A calci e morsi” di Maddalena Bonelli

Il romanzo A calci e morsi (Altrimedia Edizioni) di Maddalena Bonelli si è classificato al terzo posto nel Concorso Artistico Letterario “Impavidarte – La biennale della cultura 2022/2023”. La cerimonia di premiazione si è svolta a Nicosia (Enna).

A calci e morsi era stato selezionato per la sezione 7 – Prosa edita in lingua italiana – con altre 14 opere finaliste su un totale 1400 (di autori provenienti da tutto il mondo) che hanno partecipato al Concorso.

Ambientato tra gli anni ’30 e ’40 a Grassano, A calci e morsi è un romanzo corale sull’umanità di gente umile che si misura con gli alti e bassi dell’esistenza e fa fronte, come può, a tragedie improvvise.
Tra i protagonisti, Cenzino e Rocco, amici fin da piccoli; Ciccillo innamorato di Lucietta, per sposarla deve rinunciare alla sua famiglia; suo fratello Pasquale che sceglie di andare a combattere. Per loro la strada è stata maestra di vita, poi la vita ha presentato il conto tradendo i loro sogni. Maddalena, invece, è andata avanti tra figli, aborti e la durezza di una quotidianità pesante, un destino per niente clemente e i lutti portati dalla guerra.

Dalla bandella: “Filtri d’amore, sangue catameniale, erbe magiche e mascije. Roba da matti!

La mascìja Lucietta gliel’aveva fatta davvero, ma lo aveva ammaliato non con stregoneria, filtri magici, fatture e litanie di mascijare. Lucietta gli aveva infuocato i sensi e il cuore per come era fatta. E che male c’è a sposare una donna che ti fa bruciare il sangue nelle vene? Non è questo che un uomo vuole da una donna? Una moglie non può essere solo una compagna di fatica e madre dei tuoi figli. O forse ha ragione Pasquale che con le donne ci si deve solo divertire e poi, quando arriva il momento, trovarne una tutta casa e chiesa e sposarla? Le donne perbene certe cose non le devono fare, per divertirsi ci sono le altre, le…, dicevano i suoi amici.

Lucietta non è una facile. Lei lo ama come lui ama lei, pensa fumando furioso mentre percorre la via Meridionale con l’occhio fisso sul campanile a cipolla della Madonna della Neve. Oltrepassata la chiesa s’inoltra verso le casette che si affacciano degradanti dall’alto della collina verso la Meridionale.”

Maddalena Bonelli, nata a Grassano e residente a Matera. Laureata in Medicina e chirurgia, specializzata in Neuropsichiatria Infantile è stata Pediatra ospedaliero a Matera fino al 2015, ora libero professionista e medico di bordo supplente. Come scrittrice ha esordito nel 2013 con la raccolta di poesie Giorni scalzi (III premio Franz Kafka 2014). Nel 2020 ha scritto il romanzo Ciro nella grotta dei pipistrelli. Ha pubblicato saggi, racconti e poesie su riviste nazionali e qualche articolo per giornali on line. È referente Sud-Italia per l’Associazione Medici scrittori Italiani. Premi: Cesare Pavese 2019, saggistica sezione medici; Cronin 2019, sezione teatro; La serpe d’oro, narrativa.

 

Il romanzo “A calci e morsi” di Maddalena Bonelli tra i finalisti del Concorso Artistico Letterario “Impavidarte – La biennale della cultura 2022/2023”

Il romanzo A calci e morsi (Altrimedia Edizioni) di Maddalena Bonelli è risultato finalista e meritevole di menzione al Concorso Artistico Letterario “Impavidarte – La biennale della cultura 2022/2023”. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Nicosia (Enna) il prossimo 14 ottobre, durante la seconda delle due serate della manifestazione.

A calci e morsi è stato selezionato per la sezione 7 – Prosa edita in lingua italiana – con altre 14 opere su 1400 che hanno partecipato al Concorso.

Ambientato tra gli anni ’30 e ’40 a Grassano, è un romanzo corale sull’umanità di gente umile che si misura con gli alti e bassi dell’esistenza e fa fronte, come può, a tragedie improvvise.
Tra i protagonisti, Cenzino e Rocco, amici fin da piccoli; Ciccillo innamorato di Lucietta, per sposarla deve rinunciare alla sua famiglia; suo fratello Pasquale che sceglie di andare a combattere. Per loro la strada è stata maestra di vita, poi la vita ha presentato il conto tradendo i loro sogni. Maddalena, invece, è andata avanti tra figli, aborti e la durezza di una quotidianità pesante, un destino per niente clemente e i lutti portati dalla guerra.

Dalla bandella: “Filtri d’amore, sangue catameniale, erbe magiche e mascije. Roba da matti!

La mascìja Lucietta gliel’aveva fatta davvero, ma lo aveva ammaliato non con stregoneria, filtri magici, fatture e litanie di mascijare. Lucietta gli aveva infuocato i sensi e il cuore per come era fatta. E che male c’è a sposare una donna che ti fa bruciare il sangue nelle vene? Non è questo che un uomo vuole da una donna? Una moglie non può essere solo una compagna di fatica e madre dei tuoi figli. O forse ha ragione Pasquale che con le donne ci si deve solo divertire e poi, quando arriva il momento, trovarne una tutta casa e chiesa e sposarla? Le donne perbene certe cose non le devono fare, per divertirsi ci sono le altre, le…, dicevano i suoi amici.

Lucietta non è una facile. Lei lo ama come lui ama lei, pensa fumando furioso mentre percorre la via Meridionale con l’occhio fisso sul campanile a cipolla della Madonna della Neve. Oltrepassata la chiesa s’inoltra verso le casette che si affacciano degradanti dall’alto della collina verso la Meridionale.”

Maddalena Bonelli, nata a Grassano e residente a Matera. Laureata in Medicina e chirurgia, specializzata in Neuropsichiatria Infantile è stata Pediatra ospedaliero a Matera fino al 2015, ora libero professionista e medico di bordo supplente.

Come scrittrice ha esordito nel 2013 con la raccolta di poesie Giorni scalzi (III premio Franz Kafka 2014). Nel 2020 ha scritto il romanzo Ciro nella grotta dei pipistrelli.

Ha pubblicato saggi, racconti e poesie su riviste nazionali e qualche articolo per giornali on line. È referente Sud-Italia per l’Associazione Medici scrittori Italiani.

Premi: Cesare Pavese 2019, saggistica sezione medici; Cronin 2019, sezione teatro; La serpe d’oro, narrativa.

Tre nuovi titoli nel catalogo di Altrimedia Edizioni: “Scuola, economia e territorio. L’istituto Agrario “Gaetano Briganti” di Matera” a cura di Filippo Radogna, “A calci e morsi” di Maddalena Bonelli e “Il sottile equilibrio della ragione” di Alessandro Baradel

Tre nuovi titoli nel catalogo di Altrimedia Edizioni: “Scuola, economia e territorio. L’istituto Agrario “Gaetano Briganti” di Matera” a cura di Filippo Radogna, “A calci e morsi” di Maddalena Bonelli e “Il sottile equilibrio della ragione” di Alessandro Baradel

Tre nuovi titoli nel catalogo di Altrimedia Edizioni: si tratta dei romanzi A calci e morsi di Maddalena Bonelli e Il sottile equilibrio della ragione di Alessandro Baradel e del saggio curato da Filippo Radogna Scuola, economia e territorio. L’istituto Agrario “Gaetano Briganti” di Matera.

A calci e morsi di Maddalena Bonelli, ambientato tra gli anni ’30 e ’40 a Grassano, è un romanzo corale sull’umanità di gente umile che si misura con gli alti e bassi dell’esistenza e fa fronte, come può, a tragedie improvvise. Tra i protagonisti, Cenzino e Rocco, amici fin da piccoli; Ciccillo innamorato di Lucietta, per sposarla deve rinunciare alla sua famiglia; suo fratello Pasquale che sceglie di andare a combattere. Per loro la strada è stata maestra di vita, poi la vita ha presentato il conto tradendo i loro sogni. Maddalena, invece, è andata avanti tra figli, aborti e la durezza di una quotidianità pesante, un destino per niente clemente e i lutti portati dalla guerra.

Maddalena Bonelli, nata a Grassano e residente a Matera. Laureata in Medicina e chirurgia, specializzata in Neuropsichiatria Infantile è stata Pediatra ospedaliero a Matera fino al 2015, ora libero professionista e medico di bordo supplente.

Come scrittrice ha esordito nel 2013 con la raccolta di poesie Giorni scalzi (III premio Franz Kafka 2014). Nel 2020 ha scritto il romanzo Ciro nella grotta dei pipistrelli.

Ha pubblicato saggi, racconti e poesie su riviste nazionali e qualche articolo per giornali on line. È referente Sud-Italia per l’Associazione Medici scrittori Italiani.

Premi: Cesare Pavese 2019, saggistica sezione medici; Cronin 2019, sezione teatro; La serpe d’oro, narrativa.

Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera (prefazione di Giampaolo D’Andrea) è il titolo del libro curato dal giornalista e scrittore Filippo Radogna.

Si tratta di un testo che, raggruppando documentazione d’archivio, ricerche e racconti, pro­getti, cronaca, aneddoti, esperienze biografiche, ognuna con il suo valore, ri­annoda i fili del percorso di una Scuola che, arrivando al presente, ha fornito un concreto contributo al progresso civile, sociale ed economico del Materano.

“Un’opera collettiva – spiega il curatore – narrata da alcuni dei tanti che con l’ITAS della Città dei Sassi hanno interagito sia in veste di capi d’Istituto o docenti, di personalità che nei vari ruoli hanno avuto rapporti con la Scuola e ovviamente dagli ex alunni.

Come numero, non potendo che essere un campione simbolico, sono “solo” quaranta riflessioni. Sotto l’aspetto metodologico gli interventi, che coprono tutti i decenni di vita dell’ITAS Briganti, sono stati inseriti nel libro tenendo conto del periodo in cui si sostanzia il rapporto del testimone con la Scuola”.

Nel testo anche un capitolo interamente dedicato alla rassegna stampa riguardante l’Istituto e alle immagini   più rappresentative dello stesso.

Filippo Radogna (Matera 1964), dopo gli studi intermedi all’ITAS “G. Briganti” di Matera si è laureato in Scienze Politiche all’Università di Bari con una tesi dal titolo La trasformazione della società contadina. Politica ed economia in Basilicata. Funzionario della Direzione Generale Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Basilicata, è giornalista professionista. Tra le varie testate ha collaborato con i quotidiani L’Umanità, il Corriere del Giorno, il Roma e con il magazine specializzato L’Informatore Agrario. Già redattore dell’Ufficio stampa della Giunta Regionale di Basilicata, attualmente scrive per il quotidiano La Nuova del Sud e per il mensile on line Agrifoglio. Ha pubblicato saggi di storia e attualità e ha ricevuto diversi riconoscimenti letterari. Con l’antologia di racconti L’enigma di Pitagora e altre storie (Altrimedia Ed.) ha vinto il Premio della critica “E. Vegetti”. 

Nel romanzo Il sottile equilibrio della ragione non tutto è come sembra: la scrittura di Alessandro Baradel, densa di contorni noir, mostrerà una realtà diversa.

Il protagonista è Jean-François Gauthier, trentottenne, editorialista per un importante quotidiano francese. Siamo a Parigi nei primi anni ’80. Per lui, giorni e giorni di precarietà psicologica, la spirale dell’alcol per placare la depressione. Fresco di separazione dalla moglie, incontra una ragazza molto bella e molto misteriosa, Marie che, nonostante conviva con Gérôme, ripete a François di amarlo. La relazione tossica con Marie, fatta di improvvise sparizioni, slanci di passione e giornate cariche di ansia ben presto sostituirà lo stato depressivo del protagonista.

Alessandro Baradel nasce a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, nel maggio del 1974. Dopo una prima giovinezza non facile, assolto il servizio militare, decide di trasferirsi dai nonni e di riprendere gli studi in concomitanza con il lavoro. Si trasferisce nel Regno Unito, dove vi rimane per quasi sette anni. Proprio a Londra, su spinta di una amica italiana che per prima crede in lui, comincia ad abbozzare il suo primo romanzo. Al rientro in Italia svolge diverse mansioni, cambiando spesso lavoro, alla continua ricerca del suo posto nel mondo, ma è nella scrittura che trova il suo essere, la sua autenticità.