Intimismo e spiritualità nei racconti di Pierpaolo Grezzi sullo sfondo di un paesaggio dell’anima
Tre racconti intensi, delicati, intimisti. Sono quelli che compongono “Lago Negro” di Pierpaolo Grezzi, filosofo e scrittore di origini lucane che in questa raccolta ha accostato a un micromondo – la cittadina di Lagonegro e il suo hinterland – il mondo con tutte le sue contraddizioni. Quasi come nel realismo magico di Borges o Garcia Marquez, sono frequenti le incursioni di una spiritualità soffusa, una luce mistica e introspettiva che di colpo stravolge la quotidianità dei protagonisti.
Globale e locale si ritrovano nei tre racconti che, se da un lato sono un omaggio alla Basilicata, dall’altro mantengono una sana obiettività, non tralasciando anche aspetti poco edificanti della realtà lucana.
Con uno stile elegante e ricercato e la descrizione dei più disparati personaggi, le trame coinvolgenti sono tutte ambientate nello stesso luogo fisico – Lagonegro – che è, prima di tutto, un paesaggio dell’anima.
L’autore è laureato in Filosofia all’Università di Roma “La Sapienza”, è stato docente di Storia della filosofia araba ed ebraica nella stessa università. È coordinatore scientifico dello IASEM – Istituto Alti Studi Euro-Mediterranei.
Ha vinto il concorso letterario “Racconti nella rete” e ha pubblicato il romanzo “Telegramma sull’essenza” (Roma 2011).