“(…) È sempre più evidente che da questa crisi non uscirà una società con qualche frattura facilmente ricomponibile dai volonterosi ortopedici di turno, con qualche piccola ferita, con qualche ammaccatura. Cioè inconvenienti più o meno impegnativi, ma tutto sommato curabili. Uscirà invece una società completamente diversa. Con problemi del tutto inediti. E, se non si dovesse incominciare a discuterne, ci coglierà completamente impreparati. Con il rischio di dover pagare costi umani e sociali del tutto esorbitanti”.
È di stretta attualità il volume di Pierre Carniti La risacca. Il lavoro senza lavoro, un’analisi lucida e puntuale sulla crisi occupazionale.
La risacca parte da un excursus storico sulla “questione lavoro”, si basa su dati, compara alcuni fenomeni internazionali e prende in esame quelle che, in materia, sono state le proposte più coraggiose e decisive.
Come afferma Chiara Saraceno nella prefazione: “Il lavoro non è solo fonte di reddito. È anche fonte di dignità, di occasione di scambio interpersonale e sociale, perciò anche ambito di costruzione di senso per sé e per/con altri. In questa riflessione sul lavoro in un’epoca in cui esso è sempre più scarso rispetto al numero di individui che vorrebbero accedervi, Pierre Carniti ripropone una concezione forte di lavoro, come attività umana completa. Da questa concezione si dovrebbe ripartire per ripensare il lavoro, il modo in cui vi si accede, entro quali rapporti e forme di riconoscimento”.
I ricavi della diffusione del volume contribuiscono a sostenere Dignità del Lavoro (www.dignitadellavoro.it), una cooperativa sociale impegnata in Calabria nell’avvio di iniziative produttive finalizzate a restituire, attraverso il lavoro, dignità alle persone messe ai margini.
Pierre Carniti (Castelleone, CR, 25 settembre 1936) è stato uno dei massimi dirigenti sindacali negli anni complicati di una conflittualità sociale accompagnata dalla prima deriva dei conti pubblici in Italia (anni Ottanta). Era segretario generale della Cisl (1979 – 1985) quando si raggiunse il famoso accordo sulla revisione della scala mobile. Idealista e pragmatico, coraggioso e realista, capace di unire l’analisi e la proposta, Carniti ha riproposto questa sua qualità di sintesi anche nell’attività politica, da europarlamentare europeo prima (1989 – 99), e, poi, da presidente della Commissione d’indagine sulla povertà e da fondatore del movimento politico dei Cristiano sociali (movimento che ha contribuito prima alla nascita dei Democratici di Sinistra e poi del Partito Democratico).