Domenico Ridola, conosciuto come il pioniere dell’archeologia preistorica nel Mezzogiorno, consacrò la sua vita allo studio e alla ricerca, e dopo la sua morte i testi di medicina su cui aveva studiato vennero presi in custodia dalla biblioteca provinciale.

Perlustrando il sottosuolo materano raccolse, nel corso degli anni, diversi reperti che donò allo Stato per poter costituire un Museo Nazionale (quello che oggi porta il suo nome).

In contemporanea a questo amore per l’archeologia coltivò la passione per la medicina. Dopo essersi laureato in medicina all’Università di Napoli cominciò a collaborare a diverse riviste, successivamente si dedicò alla professione di medico.
Diventato una personalità di rilievo, non solo a livello locale, venne nominato sindaco della città di Matera.