Non è mai facile parlare di malattia, a maggior ragione se a esserne colpiti sono i bimbi. Con umanità e saggezza il dottor Oronzo Forleo offre una carrellata di “casi clinici” nei quali il pediatra diventa di volta in volta una guida, un padre, un capro espiatorio. Così, entriamo nel vissuto di famiglie modello o disfunzionali, socialmente marginali o provate da drammi. L’autore, in un’intervista rilasciata a noi di Altrimedia, ci spiega il perché della decisione di devolvere i proventi spettanti dai diritti della vendita del libro alla Fondazione Telethon.
Telethon è da sempre un’impresa collettiva per rispondere all’appello di chi lotta contro una malattia genetica rara attraverso la ricerca, vero patrimonio collettivo e per questo finanziano la migliore ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare per dare risposte concrete ai pazienti. Il dott. Forleo, ormai medico in pensione, ha voluto unire la tecnica e l’empatia per aiutare la ricerca, convinto che il sapere raggiunto oggi in merito alle varie malattie genetiche possa progredire e raggiungere livelli di sapere superiori.
Acquistando il libro direttamente dal nostro shop si potrà supportare la ricerca della Fondazione Telethon.
Dopo lo stop imposto dalla pandemia, lo scorso anno, torna a svolgersi in presenza “Più Libri Più Liberi”, la Fiera della Piccola e Media Editoria a Roma.
Dal 4 all’8 dicembre al Roma Convention Center – La Nuvola dell’Eur, piano Forum P 24, ci sarà anche la casa editrice materana Altrimedia Edizioni all’interno dello stand P24 – Piano Forum del Consiglio regionale della Basilicata, istituzione da sempre vicina alle imprese del territorio e che ancora una volta scommette sulla editoria lucana promuovendone la prtecipazione a uno degli appuntamenti più prestigiosi del settore.
Alcuni degli autori di Altrimedia saranno ospiti del format “Tg dalla Fiera” con interviste da “Più Libri Più Liberi” che potranno essere visualizzate sui canali social della casa editrice (Facebook, Instagram,You Tube e sul sito internet www.altrimediaedizioni.com).
Sabato 4 dicembre alle 17 sarà presente Pietro De Sarlo con il suo La congiura delle passioni,un romanzo storico, ambientato nei mesi “caldi” che hanno preceduto l’Unità d’Italia, vincitore e finalista in premi letterari di spessore: quarto posto nell’undicesima edizione del Premio Letterario Internazionale Montefiore, terzo posto al Concorso letterario nazionale della Associazione Culturale Il Faro – Premio letterario città Cologna Spiaggia 2021 e secondo posto al Concorso nazionale Agitazioni letterarie Castelluccesi 2021, oltreché finalista del contest Bestseller condiviso. Dello stesso autore anche Dalla parte dell’assassino, una sfida serrata tra un serial killer e l’eclettico commissario Schietroma del Tuscolano X, vincitore del Concorso Letterario Nazionale Argentario 2020.
Domenica 5 alle 10 Marinella Battifarano parlerà del suo nuovo libro Sulle scale di pietra(storie vere ambientate in Basilicata e sospese in un passato recente in cui predominavano valori oggi scomparsi) mentre alle 12 interverrà Stefano Stisi con Tra saragolla e querce,un romanzo in cui accanto a San Marco dei Cavoti spiccano la famiglia, l’amicizia e l’amore. Alle 15.30 sarà la volta di Donne è arrivato l’arrotino, un dialogo insistente tra un uomo e molte donne, di Vittorio Sammarco.
Martedì 7 dicembre alle 17 ci sarà Chiara Gambino con Mai più indifesa, un manuale per quante sono intrappolate in relazioni malate.
Infine, Monica Serra mercoledì 8 dicembre alle 17 racconterà Lei, 14 i racconti di genere fantastico che hanno come tema di fondo storie con protagoniste femminili da tutti i mondi possibili.
“Più libri più liberi” è la prima fiera italiana dedicata esclusivamente all’editoria indipendente dove ogni anno circa 500 editori, provenienti da tutta Italia, presentano al pubblico le novità ed il proprio catalogo. Cinque giorni e oltre 650 eventi in cui incontrare gli autori, assistere a reading e performance musicali, ascoltare dibattiti sulle tematiche di settore.
“Più libri più liberi” nasce nel dicembre del 2002 da un’idea del Gruppo Piccoli Editori dell’Associazione Italiana Editori. L’obiettivo è quello di offrire al maggior numero possibile di piccole case editrici uno spazio per portare in primo piano la propria produzione, spesso “oscurata” da quella delle imprese più grandi, garantendogli la vetrina che meritano. Una vetrina d’eccezione, nella capitale d’Italia e durante il periodo natalizio.
Un romanzo corale, con una ricostruzione storica accurata e uno stile brillante: sono queste le caratteristiche che permettono a La congiura delle passioni (Altrimedia Edizioni, prefazioni di Pino Aprile e Gennaro De Crescenzo) dello scrittore Pietro De Sarlo di spiccare in premi letterari di spessore: quarto posto nell’undicesima edizione del Premio Letterario Internazionale Montefiore per la Categoria A (opere edite, il Premio è promosso dall’Associazione Pegasus Cattolica, una grande realtà che cura esclusivamente eventi culturali alcuni dei quali diventati delle vere e proprie icone a livello internazionale), terzo posto al Concorso letterario nazionale della Associazione Culturale Il Faro – Premio letterario città Cologna Spiaggia 2021 sez. F Romanzo storico e secondo posto al Concorso nazionale Agitazioni letterarie Castelluccesi 2021″ sez. b Romanzi editi.
In finale per il contest Bestseller Condiviso, La congiura delle passioni presenta una carrellata di personaggi indimenticabili sullo sfondo dei mesi caldi che hanno preceduto l’Unità d’Italia. Monte Saraceno, nome di fantasia di un paese dell’Appennino Lucano, diventa un microcosmo che ricalca i contrasti e le contraddizioni della Penisola. ‘U Barone, l’Arciprete, il Notaro, ‘A Masciara sono alla ricerca di un’intesa per il bene della comunità, ognuno confuso ma non (ancora) travolto dagli eventi che agitano il Paese e giungono attutiti fino all’epilogo, senza vincitori né vinti.
“Nello scrivere questo libro – spiega l’autore – mi sono reso conto che in Italia manca una memoria condivisa proprio su quello che è stato il suo momento iniziale e fondante: il Risorgimento”.
“Una volta recuperata la memoria, – si legge nella prefazione di Pino Aprile – solo il lungo, inesausto racconto può far guarire. Bisogna buttare fuori il male rinchiuso nell’anima.”
Gennaro De Crescenzo nella sua prefazione aggiunge: “Quello che è sempre mancato nella storia del Mezzogiorno d’Italia è forse proprio un racconto come questo, un racconto che potesse diventare “epico” e opera teatrale o cinematografica”.
Pietro De Sarlo, laureato alla Sapienza in Ingegneria, ha un lungo passato manageriale esercitato ai massimi livelli in società italiane ed estere. In tale ambito, come presidente della Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, ha promosso diversi interventi a favore della cultura tra cui le borse di studio per dottorati di ricerca in materie umanistiche. Oltre ad alcuni saggi di natura economica, ha pubblicato il primo romanzo nel novembre 2016, L’Ammerikano (premio della giuria al concorso Argentario 2017 e premio San Salvo-Artese, sempre nel 2017, riservato alle opere prime). Per Altrimedia nel 2020 ha pubblicato Dalla parte dell’assassino (Premio Narrativa Giallo/Thriller nell’ambito della quinta edizione del Concorso Letterario Nazionale Argentario 2020 – sezione Narrativa edita). È appassionato di vela, sci e motociclismo.
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Esce per i tipi di Altrimedia Edizioni il nuovo volume di Pietro Varuolo Il sacrificio dei nomi. Il contributo lucano alla Prima Guerra Mondiale: 7350 caduti.
Fresco di stampa Il sacrificio dei nomi racchiude un lavoro minuzioso dell’autore che, appassionato di Storia, ha raccolto negli anni in un archivio straordinario documenti preziosi e unici. Il frutto della sua lunga e scrupolosa ricerca è questo libro che offe un importante racconto storico riportando i nomi dei lucani che, nella Prima Guerra Mondiale, immolarono la loro giovane esistenza per la grandezza della Patria.
Prezioso, per l’Autore, il contributo del terzo volume dell’Albo d’oro dei caduti della Guerra (l’albo d’onore in cui compaiono tutti i nominativi dei militari italiani caduti durante il conflitto o per cause direttamente riconducibili a esso, consta di 28 volumi e il terzo è quello dedicato alla Basilicata) con cui ha verificato l’elenco dei caduti in guerra in Basilicata e, con i numerosissimi documenti in suo possesso, si è accorto che gli elenchi erano incompleti. Per amore della verità storica e di quanti avevano fatto la Storia, Varuolo ha visitato i 131 comuni lucani per controllare i monumenti dedicati ai 7350 caduti. Il suo impegno e la sua passione hanno così permesso di riordinare quella Memoria che abbiamo il dovere di rendere disponibile per le generazioni future, perché non si dimentichi.
Pietro Varuolo nasce a Pomarico (Matera) nel 1939, insegnante di storia presso la Scuola elementare pomaricana “Francesco Caggiani” ha all’attivo dieci pubblicazioni. Insegnante, politico, scrittore e collaboratore giornalistico, Pietro Varuolo dedica il suo tempo alla Storia. Negli anni la sua passione di ricercatore certosino e scrupoloso lo porta sulla strada di documenti preziosi e unici che raccoglie con cura nel suo straordinario archivio. Grazie a questo incredibile patrimonio, che valorizza un Sud troppo spesso sottovalutato, oggi la Basilicata può annoverare un racconto storico importante che ne rivela inediti quanto eroici protagonismi.
Avviare un nuovo business non è facile, l’idea non basta. La mortalità delle start up, infatti, è altissima sia per l’assenza di un mercato sia per l’inadeguatezza dei fondi.
Il nuovo libro “Da 0 al Successo” è la guida definitiva per far nascere il tuo business e soprattutto far crescere la tua idea, ampliando gli orizzonti, affrontando le varie problematiche che potrebbero ostacolare il tuo cammino.
Cosa fare prima di fondare una Start Up?
Come conquistare i clienti e fidelizzare i fornitori?
Come ottenere finanziamenti e agevolazioni?
Come creo un business plan?
Eccolo solo una piccola parte delle domande a cui si risponde all’interno di questo pratico manuale per avviare la tua start up!
L'esperienza degli autori
ANTONIO LORUSSO – Caracas, 1967.
Si occupa, da più di trent’anni, di consulenza aziendale per le Piccole e Medie Imprese, in special modo nel settore del controllo di gestione e in particolare del controllo degli andamentali, valutazione dei costi e politiche di prezzo, efficienza e dinamica finanziaria, budgeting. Esperto di finanza agevolata, tramite fondi europei gestiti a livello nazionale e regionale. Si occupa da tempo di risanamento aziendale. Mentor in numerosi progetti di impresa che coinvolgono giovani imprenditori. Sostiene il cambio generazionale nelle imprese familiari. È docente/formatore di Pianificazione controllo e Finanza agevolata in organismi di formazione accreditati.
LUIGI LANZILLOTTA – Cerzeto (CS), 1949.
Dottore commercialista e revisore legale dal 1981. Esperto di amministrazione, finanza e controllo, assume ruoli di direzione in gruppi internazionali di medie e grandi dimensioni. Dal 2011 focalizza la consulenza sulle Piccole e Medie Imprese occupandosi di controllo di gestione e in particolare di organizzazione e valutazione delle performance introducendo sistemi per il controllo, verifica degli andamentali e l’introduzione di tecniche di budget. Si occupa di turnaround in team con aziendalisti e avvocati esperti in crisi d’impresa.
Simone Domenico Casadei Bernardi – Urbino, 1976.
Si occupa di consulenza di direzione aziendale e di compliance nei processi di internalizzazione. Vive in Estonia, dove ha fondato e amministra una società che offre consulenza, supporto legale, controllo di gestione e servizi contabili a startup e imprese di piccole e medie dimensioni. È membro della International Compliance Association. Autore di alcune pubblicazioni tecniche in lingua inglese, è curatore del Journal of FinTech Compliance e docente in materia di normativa anti-riciclaggio.
Da 0 al Successo - La guida definitiva per avviare il tuo nuovo business
Sembrano flash di un passato recente ma dai colori vivaci che diventano arte le opere di Eustachio Lionetti in “Remember me – Quando la mostra diventa pittura” esposte a Matera fino al 31 ottobre nelle scuderie di Palazzo Malvinni Malvezzi.
Scorci dei Sassi, scene di “interni” che si insinuano in una quotidianità che abbiamo imparato a conoscere dai racconti dei nostri nonni, il calore delle abitazioni rurali della caratteristica “civiltà contadina”: “Remember me” è stata definita “un viaggio tra i ricordi, un ritorno alle memorie del passato narrate da un ’indole sensibile e pacata a tratti poetica che si esprime attraverso il filtro della memoria collettiva”. Lionetti dipinge non solo per un’intima necessità ma anche per il desiderio di rendere omaggio alla propria terra, alla propria città, Matera, evocando atmosfere interne ed esterne che il colore trasmuta in sintesi compositiva ed equilibrio visivo.
La mostra, curata dalla storica dell’arte Margherita Cosentino, è stata organizzata dall’agenzia di comunicazione Diotima srl con il patrocinio gratuito della Provincia di Matera, che ha concesso i locali, e il patrocinio gratuito del Comune di Matera. Il catalogo è stato realizzato da Altrimedia Edizioni.
La personale di Lionetti si articola in tre sezioni: “Landscape” che comprende le opere legate al paesaggio contemporaneo lucano in cui vengono presentati lavori eseguiti con la tecnica esecutiva a matita e con la pittura ad olio; “Remember me” la sezione più corposa è suddivisa in due momenti essenziali: “Family Rooms” che raccoglie i dipinti relativi a scene d’interni e ambienti intimi, in cui Lionetti descrive con forti pennellate e con molta accuratezza nei toni e nelle sfumature cromatiche l’ambiente interno rustico, gli utensili, le stoviglie, i mobili, i personaggi poveramente vestiti, la stessa realtà sociale, segue “Together” che include scene di vita quotidiana vissute nei vicoli e nelle campagne rurali. Egli ricalca le forme, quasi le maneggia al tatto come se fossero creta e le carica di pennellate vivide e luminose come se avesse dentro un realismo a tratti nostalgico. L’ultima sezione è “Still Life” in cui l’artista presenta lavori di “Natura morta” eseguiti in uno scenario immaginario puramente soggettivo. In altri termini, Lionetti osserva, scruta, analizza e infine trasmuta l’immagine in una armonica composizione che trova nella pittura la sua massima espressione narrativa.
Ieri, durante l’inaugurazione, dopo i saluti di Gabriella Lanzillotta, amministratrice di Diotima, sono intervenuti Maristella Trombetta (docente di Estetica e Storia della critica d’arte presso l’Università degli studi di Bari), la curatrice della mostra Cosentino, la presidente regionale FAI Basilicata Rosalba Demetrio e l’autore.
La mostra resterà aperta tutti giorni fino al 31 ottobre dalle 10.30 alle 13 e dalle 17.30 alle 20.
Altrimedia Edizioni rinnova il suo logo rendendolo attuale.
“Parliamo di un restyling. Il logo è l’identità di un’azienda e il nostro rappresenta a pieno i valori, la missione di Altrimedia Edizioni. Cambiare fa sempre bene, l’innovazione apre nuove frontiere senza abbandonare, però, la tradizione che ci distingue da sempre.” È così che Enzo Epifania, Art Director, descrive il perché di questo cambiamento.
Un logo deve saper raccontare l’identità aziendale, deve calzare a pennello. Non è facile crearne uno su due piedi, c’è bisogno di creatività, lavoro di squadra e soprattutto passione.
“È stata un’esperienza utile ed emozionante. Altrimedia Edizioni produce dal 1995 e poter contribuire ad un piccolo grande tassello della sua storia, come il logo, l’ho colta come un’occasione irripetibile, stimolante.” – le parole di Nico Andrulli, il graphic designer che ha contribuito al restyling del logo.
Esperienza e innovazione, modernità e tradizione: è questa la filosofia di Altrimedia. Per questo il logo ha mantenuto lo stesso concetto grafico. “Il messaggio nella bottiglia”, simbolo della missione che dal 1995 Altrimedia porta avanti.
#Altridentity
Libri con l’esperienza, la missione, la tradizione di sempre
La casa editrice Altrimedia Edizioni sarà presente al Salone Internazionale del libro di Torino dal 14 al 18 ottobre nello Stand Consiglio Regionale della Basilicata (Pad. Oval – Stand T44).
Vita Supernova è il tema della XXXIII edizione del SalTo. L’anno in cui si celebraDante Alighiericoincide con il ritorno in presenza della più importante fiera dell’editoria italiana, uno degli appuntamenti culturali più ricchi e amati. Dopo lo stop dovuto alla pandemia, la grande comunità del libro fatta di editori, scrittori e lettori si ritroverà come tradizione al Lingotto di Torino.
Sabato 16 ottobre alle 18 sarà presentato Il tempo non è denaro di Giorgio Maran. L’autore sarà intervistato dal consigliere regionale del Piemonte Narco Grimaldi.
Come spiega Maran, basterebbero poche misure per modificare sensibilmente la qualità delle nostre vite. In primis, riequilibrare tempo di vita e tempo di lavoro intervenendo sull’orario di lavoro: “È necessario spalmare gli aspetti negativi del lavoro su un numero maggiore di persone e condividerne gli effetti positivi. Ridurre gli orari, e quindi redistribuire il lavoro, significa liberare tempo di vita. L’obiettivo è quello di lasciare spazio anche ad aspetti che non siano dominati dall’economico, spazio cioè a tutto ciò che non risponde alle logiche del mercato e del denaro”.
L’autore, con uno stile semplice e diretto e con il supporto di una vasta bibliografia in materia, ha esposto una innovativa proposta che offrirebbe ritmi lavorativi più “umani” e, soprattutto, permetterebbe di riappropriarsi di momenti da dedicare a sé stessi.
Domenica 17 ottobre alle 18 è la volta di Calligrafia. La via della scrittura di Sara ed Elena Pellicoro. Dialogherà con le autrici Guido Bosticco, docente all’Università di Pavia e Scuola del viaggio.
Calligrafia è il risultato di un lungo lavoro di sintesi, perché sulla calligrafia si potrebbero scrivere (e sono stati scritti) numerosi libri e manuali: le autrici hanno scelto di rivolgersi a chi non conosce la calligrafia e provare a ispirarlo in compagnia delle voci dei grandi calligrafi Georgia Angelopoulos, Luca Barcellona, Ewan Clayton, Yves Leterme, Laurent Pflughaupt e Carl Rohrs. E poi insegnamenti pratici, esercizi, notizie storiche, aneddotie naturalmente tante immagini, perché le immagini sono il vocabolario di un calligrafo.La parola calligrafia, il kalòs grafein greco, la bella scrittura, non riesce da sola a evocare l’universo che racchiude. È una parola che fa pensare al passato, agli esercizi con il pennino che sporcavano le dita di inchiostro, a un mondo che non esiste più.
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