Cart

Redazione

"Cinque anime": magia nera e segreti scioccanti nel thriller di Francesco Leo targato Altrimedia Edizioni

“Cinque anime”: magia nera e segreti scioccanti nel thriller di Francesco Leo targato Altrimedia Edizioni

1980/2020: due coordinate temporali distanti quarant’anni per un caso irrisolto che continua a tormentare il commissario Matteo Iardi. Nel 1980 scomparve sua sorella e, da allora, la vita della sua famiglia è andata in pezzi. Quella ferita, che non si è mai rimarginata, torna prepotentemente a far male quando vengono rinvenuti resti umani avvolti in quattro sai bianchi raffiguranti un pentacolo. Nella grotta, scenario del macabro ritrovamento, sono anche incise quattro date: per il poliziotto potrebbe essere la svolta nel caso che gli ha sconvolto la vita.

Inizia così Cinque anime (Altrimedia Edizioni) di Francesco Leo, un thriller dal ritmo serrato e dallo stile impeccabile in cui passato e presente si intrecciano in modo indissolubile. Il killer, dalla ricostruzione della Polizia, potrebbe infatti tornare a colpire molto presto: quelle date (88, 96, 04, 12) parlano chiaro, c’è un folle che colpisce ogni otto anni e, nel 2020, inizia una corsa contro il tempo per scongiurare l’ennesimo omicidio.

Tra magia nera e segreti scioccanti, l’autore conduce il lettore in una spirale di situazioni al limite verso un finale inimmaginabile.

Dalla bandella: “Nonostante il freddo tagliente lui restava fermo nel suo completo ormai trasandato quanto il suo spirito, immobile a vagare in luoghi sconosciuti dalla mente. Rientrò dopo diversi minuti, quando il gelo che non aveva percepito fino ad allora giunse a scuoterlo tutto d’un colpo. Accese il condizionatore nel soggiorno e si diresse nella sua stanza, dove su un mobile una foto di Sofia lo guardava. Avanzò fino al ritratto, e accarezzò con le dita i bordi della cornice impolverata.

«Spesso mi sono fermato a pensare se sono davvero ciò che credevi che diventassi. E così ho cambiato forma più volte, alla ricerca di quella affine al mio essere. Alla ricerca di me stesso. Ho riso, ho pianto e infine sono caduto, ma l’ho fatto con le mie gambe e oggi non c’è errore che non ripeterei. Perché se sono arrivato tanto lontano è grazie alle scelte intraprese, giuste o sbagliate che siano», sussurrò, i polpastrelli serrati attorno all’immagine. «Continuerò a osare, prima che la paura mi renda l’ombra di ciò che avrei voluto essere. E magari ci ritroveremo uniti alla fine del viaggio.»”

Francesco Leo, classe ’92, è nato a Magliano Sabina (RI). È autore e lettore. Sognatore sin da bambino, s’interessa da subito al fantasy, al cinema, alla recitazione e ai libri. Oggi è editor, soggettista per cortometraggi amatoriali e gestisce On Writing, canale Youtube a tema scrittura. Ha esordito con la trilogia fantasy Il Ciclo della Rinascita (Paguro Edizioni), tradotta all’estero in inglese e francese col contributo del Ministero dei Beni e le Attività Culturali. Dalla saga è tratta una colonna sonora raccolta in tre dischi. Subito dopo ha pubblicato Reset (PubMe, Collana Tulipani), romanzo breve dalle sfumature thriller e dark fantasy.

Con "Vademecum per credere ancora e altri racconti" torna in libreria e negli store online Rocco Carella

Con “Vademecum per credere ancora e altri racconti” torna in libreria e negli store online Rocco Carella

Torna in libreria e negli store online Rocco Carella con Vademecum per credere ancora e altri racconti (Altrimedia Edizioni), una raccolta variegata in cui emergono piccoli scorci di un’umanità gentile, una trentina di anni fa ancora non sopraffatta dalla frenesia di oggi.

Un inguaribile romantico, un amante della natura, un idealista: sono questi alcuni dei protagonisti di Vademecum per credere ancora narrati dall’Autore con uno sguardo disincantato alla ricerca dei sentimenti e dei valori. Storie delicate che spaziano dall’amore all’impegno politico e che hanno la Puglia, terra natìa di Carella, come location privilegiata.

Di seguito un brano di uno dei racconti: “Ho compreso allora che il vero carisma è quello che puoi trovare in due giovani italiani, entrambi precari, con dei lavori di merda, sempre più vessati, che provano a tirare avanti con onestà, senza scendere a compromessi, pagando le tasse fino all’ultimo centesimo, e magari anche provando a fare un figlio, in un paese sempre più vocato alla discriminazione e a un ritorno neanche tanto celato alle caste.

Ho capito così che il vero carisma lo trovi nelle persone, non nei personaggi e fantocci di una qualsivoglia fazione.

Ho capito così che le vere battaglie sono solo quelle che fai quando devi andare avanti da solo e nessuno ti para il culo, quando magari, già allo stremo delle forze, trovi ancora la forza per non venderti, per non rinunciare alla tua dignità, all’onestà, alla lealtà, al tuo pensiero.”

Rocco Carella è nato a Bari-Carbonara nel 1973 dove risiede.

A livello professionale si occupa di conservazione della natura, del paesaggio e della biodiversità, in seguito al conseguimento di una laurea in Scienze Forestali e di un dottorato di ricerca in Studio e Progettazione del Paesaggio. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche, saggi, tra cui Patriarchi verdi della Conca di Bari (Claudio Grenzi Editore, 2016) e L’Ultimo Paradiso – Natura e Paesaggio del Torrente Picone (Aracne Editrice, 2017), nonché di articoli inerenti l’ambito professionale pubblicati su testate online e testate nazionali. Tra i contributi in libri editi si segnala la realizzazione delle schede della Regione Basilicata in Italian Historical Rural Landscape (a cura di M. Agnoletti, Ed. Springer), da cui sono stati ricavati i quattro paesaggi rurali d’interesse storico attualmente censiti per il territorio lucano.

Ha inoltre pubblicato i testi di narrativa Il limonio di Punta Rossa (Edizioni Creativa), La nostra spiaggia (Edizioni Creativa), Spalla di Murgia (Edizioni Creativa). Il suo racconto Un ricordo per tornare a vivere ha ottenuto la menzione d’onore nell’ambito del Premio letterario Vitulivaria (2017), e la breve composizione Sull’Aurelia a testa in giù (ispirato ad un celebre brano di Pino Daniele) si è classificata al secondo posto nella sezione prosa del Concorso letterario Il Rovo (2017).

Nel 2020 è uscito Un’incredibile estate. Don’t give up (Altrimedia Edizioni).

 

"Il dispositivo interno", in prevendita il romanzo dello psichiatra e psicoterapeuta Giampaolo Salvatore

“Il dispositivo interno”, in prevendita il romanzo dello psichiatra e psicoterapeuta Giampaolo Salvatore

 

“Irene con il suo pianto vuole dirmi che mi sta già tradendo, perché non l’ho mai capita. E in fondo ha ragione, perché io non solo non la so capire, ma non la voglio capire. Perché secondo me in un amore, come in un racconto o in un film, quello che conta, e che lo tiene in piedi, sono le ombre. Ciò che non capiamo. Ciò che impatta con noi in un punto intermedio della sua traiettoria verso il significato, che sta al di qua delle parole, che le parole mascherano più che mostrare. Le scritte in lontananza che gli occhi miopi cercano di mettere a fuoco senza riuscirci, perché le lettere si sovrappongono.”

Eccolo, Alfonso: ipocondriaco, insicuro, irrisolto, pieno di difese. Editor in una piccola casa editrice, della realtà coglie sempre le ombre e la sua relazione con Irene si regge ormai solo su una gelosia morbosa. È convinto che Irene, segretaria di uno studio di psicoterapia, sia l’amante dello psicoterapeuta per cui lavora. Nel frattempo, la routine scandita dai tormenti su malattie immaginarie e tradimenti subisce uno scossone quando si ammala – davvero – Oreste, il suo amico di infanzia.

Alfonso è il protagonista de Il dispositivo interno (Altrimedia Edizioni, prefazione di Andrea D’Urso) di Giampaolo Salvatore: un romanzo ritmato, ricco di tematiche di estrema attualità e, tra le righe, spunti e consigli da cogliere al volo: innegabile l’impronta dell’autore, psichiatra e psicoterapeuta.

Il libro è in prevendita a 25 euro, prezzo promozionale sino al 9 febbraio 2022, incluso il costo di spedizione con invio tracciato, sul sito di Altrimedia Edizioni (www.altrimediaedizioni.com).

Giampaolo Salvatore è psichiatra, psicoterapeuta e criminologo. È autore di numerosi articoli sul trattamento dei disturbi gravi di personalità e della schizofrenia, pubblicati su riviste internazionali. È autore del volume divulgativo Il tao della psicoterapia, e coautore di numerosi volumi tecnici tra i quali il recente Corpo, Immaginazione e Cambiamento. Ha esordito nella narrativa nel 2015 con la raccolta di racconti Nati a perdere; nel 2018 è uscito il suo primo romanzo, Lo psicoterapeuta in bilico. Nel 2019 con Chiara Gambino ha pubblicato per Altrimedia Edizioni Mai più indifesa.

Debutta al Liber Festival "Da 0 al successo. La guida definitiva per avviare il tuo nuovo business"

Debutta al Liber Festival “Da 0 al successo. La guida definitiva per avviare il tuo nuovo business”

È stato presentato nei giorni scorsi ad Altamura nell’ambito del Liber Festival, nell’ex Monastero Santa Croce, Da 0 al successo. La guida definitiva per avviare il tuo nuovo business (Altrimedia Edizioni) di Antonio Lorusso, Luigi Lanzillotta e Simone Domenico Casadei Bernardi, un volume che con estrema chiarezza si propone di aiutare passo dopo passo aspiranti startupper.

Come spiega nella prefazione la professoressa Mara Del Baldo, docente di Economia aziendale , “nel panorama dei lavori che hanno per oggetto il tema della nuova impresa, gli Autori hanno saputo distinguere si adottando un approccio pragmatico, che affonda le radici in una profonda conoscenza e competenza e dà il segno di una vera passione per l’imprenditorialità, che rende possibile dare suggerimenti mirati, risposte coerenti e “friendly”, utilizzando in modo efficace un linguaggio ed una chiave di lettura appropriati per “camminare con” e “parlare a” chi sta coltivando e intende dare corpo alla sfida imprenditoriale”.

“Diventare imprenditore non è affatto un percorso semplice e immediato come erroneamente si tende a credere, poiché bisogna essere disposti a compiere molteplici sacrifici, a “incassare pugni”, a fronteggiare rischi, a mettere da parte gran parte del proprio tempo libero e a rinunciare, soprattutto per i primi anni, all’idea di una sicurezza economica. – spiegano gli Autori – Creare una nuova impresa è una decisione totalizzante, poiché la nuova impresa catalizzerà su di sé tutte le energie, le risorse personali ed economiche, le esperienze, le competenze e le conoscenze che l’aspirante imprenditore ha coltivato fino al momento. Sopportare tutto ciò è difficilissimo soprattutto se si è alla prima esperienza, ed è per questo che lo startupper non deve smettere mai di credere in sé stesso e nella propria idea, di avere grandi aspettative e di incrementare la propria motivazione e illusione.”

“Dovrei essere altrove”, la nuova raccolta di liriche del poeta Emilio Giugliano

“Dovrei essere altrove oggi / ma sono qui ancora / a pensarti, aspettarti, / a scommettere con me stesso / come arriverai: / di notte, di giorno, / con il suono delle campane / al vespro, / con le nubi che coprono l’occidente / o con la neve che tutto ricopre / del suo candore. / Dovrei essere altrove / e invece sono qui. / Attendo.”
Sono i versi di Dovrei essere altrove, la lirica che dà il titolo alla nuova raccolta di poesie di Emilio Giugliano, per i tipi di Altrimedia Edizioni.
Introspezione, nostalgia, malinconia: i versi del poeta sono le sfumature di un attimo. Emilio Giugliano coglie spunti poetici nella vita di tutti i giorni e, in Dovrei essere altrove, si mette a nudo in prima persona, descrivendo le proprie emozioni. Lo fa con uno sguardo maturo, carico di significati, coraggioso nella sua ambizione di andare oltre le apparenze, penetrando nelle ansie e nelle contraddizioni di una società non più abituata a guardarsi dentro.
Emilio Gerardo Giugliano è nato a Venosa (Pz) il 12 maggio 1966. Si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Bari. Vive e lavora a Potenza occupandosi di formazione professionale e di finanza agevolata. Opera da oltre 20 anni nel volontariato internazionale e ha maturato esperienze di cooperazione in Africa e in America Latina. Ha contribuito all’organizzazione di premi letterari e cinematografici. Coltiva la passione per la poesia e la letteratura. Ha già pubblicato le raccolte Trasparenze, Fili di canapa, Succede di Notte. Per Altrimedia ha pubblicato, nel 2017, la raccolta Questione di prospettive e nel 2020 Il vento è solo un capriccio.

In libreria "Tanti volti nella memoria" del dottor Donato De Michele

In libreria “Tanti volti nella memoria” del dottor Donato De Michele

È disponibile in libreria e negli store online Tanti volti nella memoria (Altrimedia Edizioni) di Donato De Michele.
L’autore, per quarant’anni medico di medicina generale a Matera, con una voce schietta e autentica, in Tanti volti nella memoria regala una carrellata di casi clinici insieme alla quotidianità dei protagonisti, tra la fine del 1900 e l’inizio degli anni 2000: introspezione, ironia e nostalgia nello sguardo di un medico “vecchio stampo”, empatico e molto psicologo, che visita i pazienti a casa e dimostra una disponibilità estrema.
Un dottore, i suoi pazienti, i loro vissuti: ricordi che vengono fuori come un fiume in piena e diventano racconti… Oltre cento storie di gente comune, aneddoti e situazioni particolari che hanno riguardato anche i familiari dell’autore.

Dalla bandella: “«E allora», mi rispose laconicamente con uno sguardo severo, «questo mestiere non fa per voi, dotto’».
Mi fece vergognare di me stesso. Aveva avuto la sfrontatezza di dirmelo in faccia. Quella frase mi diede da riflettere. Ci pensai e ripensai: effettivamente aveva ragione. Il mio punto di vista non poteva essere più importante di quello del malato. Quelle parole avevano dato una svolta alla mia vita professionale. In qualunque momento venissi chiamato al telefono, prendevo la borsa da medico e mi precipitavo a casa del paziente – fosse di giorno, di notte, di domenica o nelle feste comandate.
Mi rammentavo di quella frase mentre lo osservavo lì disteso attraverso la porta socchiusa della camera da letto, quando la signora Francesca, la vedova, all’improvviso si lanciò dentro la camera, passandomi davanti”.

Donato De Michele, foggiano, classe ’45. Dopo il diploma di maturità classica si è laureato a Siena dove ha conseguito anche la specializzazione in Cardiologia. A Napoli ha conseguito la specializzazione in Dietologia. Ha sposato Rosanna Del Giudice, materana, e ha vissuto e vive a Matera dove, dal 1971 al 2011, ha lavorato come medico di famiglia, cardiologo e dietologo accumulando un enorme bagaglio di esperienze umane dirette e indirette. Ha tre figli: Titty, Annalisa e Giuseppe.

"Abbiamo fatto nostro un pezzo di mondo" di Francesco Toma inaugura Gen/Z, la nuova collana di Altrimedia Edizioni interamente dedicata ai Post Millennials

“Abbiamo fatto nostro un pezzo di mondo” di Francesco Toma inaugura Gen/Z, la nuova collana di Altrimedia Edizioni interamente dedicata ai Post Millennials

Nasce Gen/Z, la nuova collana Altrimedia Edizioni interamente dedicata ai Post Millennials: romanzi e racconti scritti dai protagonisti, ritratti veri di una realtà che può finalmente essere compresa nella sua interezza, con chiaroscuri e aspettative di ragazze e ragazzi che sono il nostro futuro, dandoci la possibilità di avvicinarci e vivere un po’ quelle esperienze.

 

A inaugurare Gen/Z è Abbiamo fatto nostro un pezzo di mondo (prefazione di Benedetta Pilato) di Francesco Toma.

L’io narrante è Lorenzo, studente universitario ventenne che ancora non sa bene come approcciarsi con le ragazze e, un po’ impacciato e molto indeciso, aspetta il primo grande amore. Con gli amici condivide incertezze, delusioni, sogni e, soprattutto, sbronze. All’improvviso ecco l’amore: con Matilde le notti milanesi, sempre grigie, si accendono di colori. Lorenzo però vive tutti i turbamenti che spesso sono insiti anche nelle relazioni più belle, ha paura di non essere corrisposto, di illudersi, di essere lasciato.

“Francesco Toma, che ho conosciuto nella piscina di Taranto in cui mi alleno, – scrive Benedetta Pilato nella prefazione – è riuscito a cogliere ogni sfumatura della nostra generazione raccontando una storia davvero molto bella. Francesco “analizza” i ventenni del Terzo Millennio lasciandosi andare alla poesia. Ed è originale e inconsueto seguire le emozioni “al maschile”, la maggior parte di romanzi simili sono infatti narrati sempre dal punto di vista delle donne”.

 

In Abbiamo fatto nostro un pezzo di mondo Toma, con uno stile diretto e intimista, accompagna il lettore alla scoperta della Generazione Z.  Ed è sicuramente tutta un’altra cosa ascoltarli, lasciarli parlare, far buttar fuori le loro emozioni, il loro vissuto, sogni e speranze: la Generazione Z, i ragazzi nati fra la seconda metà degli anni ‘90 e il 2010, è piena di sfaccettature, bisogna scoprirla, entrarci senza limitarsi a osservarla.

 

Di seguito un brano tratto dal romanzo: “Andammo avanti in quel modo per ore. Cantavamo una canzone dopo l’altra e fumavamo erba, con la testa per aria e la stupida convinzione che fino a quando avremmo vissuto momenti come quelli niente avrebbe potuto abbatterci.

Avere vent’anni vuol dire non sapere più se collocarsi nel mondo delle cose facili o in quello delle cose difficili e importanti. Allora spesso si cade in un affascinante mix di entrambi e ci si ritrova a sostenere un esame o un colloquio di lavoro, di mattina e in giacca e cravatta, con ancora addosso la sbronza della sera prima. A vent’anni hai già la patente da due e la maturità ti sembra una cazzata, ma le sigarette le fumi ancora e continui a rientrare a casa con il fegato a pezzi. A vent’anni fai cazzate e te ne penti, ma ancora non sei in grado di non farne più. Perciò a volte diventa frustrante e altre volte invece senti che hai ancora tempo per fare mille sbagli. Avere vent’anni è inevitabilmente strano, ma quando ce li hai, in quel limbo vorresti restarci a tutti i costi”.

 

Francesco Toma è nato il 7 gennaio 2001 ed è cresciuto a Ruffano (Lecce). Ha frequentato il liceo scientifico e studia attualmente da fuorisede in Bocconi, facoltà di Economia.

Ha cominciato a scrivere pensieri sul suo Iphone intorno al primo anno di liceo, nel 2014. Dopo aver pubblicato più volte nelle storie di Instagram ciò che scriveva senza ammettere di essere l’autore, si è “svelato” spinto dal fatto che molte persone ricondividevano ciò che postava.

Il primo insieme di pensieri pubblicati su Wattpad tra il 2017 e il 2018 ha totalizzato circa 4000 lettori in una settimana.

Ha pubblicato Una volta per tutte (2019) e Ho paura che arrivi Settembre (2020).

 

Presentato nel Centro Carlo Levi di Matera "Il sacrificio dei nomi" di Pietro Varuolo

Presentato nel Centro Carlo Levi di Matera “Il sacrificio dei nomi” di Pietro Varuolo

A guidarlo è stato l’amore per la Storia e grazie alla sua passione è riuscito a raccogliere i nomi dei lucani che, nella Prima Guerra Mondiale, immolarono la loro giovane esistenza per la grandezza della Patria: Pietro Varuolo con Il sacrificio dei nomi.  7350 caduti: il contributo lucano alla Prima guerra mondiale  (Altrimedia Edizioni)  tratteggia un vero e proprio viaggio nella memoria. Per la stesura del volume, presentato a Matera nel Centro Carlo Levi, Varuolo ha visitato i 131 comuni lucani controllando i monumenti dedicati ai 7350 caduti. Il libro si basa infatti sul certosino confronto tra i dati contenuti nell’ Albo d’oro dei caduti della Guerra (l’albo d’onore in cui compaiono tutti i nominativi dei militari italiani caduti durante il conflitto o per cause direttamente riconducibili a esso, consta di 28 volumi e il terzo è quello dedicato alla Basilicata) e quelli in possesso dell’autore: un confronto che ha permesso di constatare come fossero diversi i nomi mancanti sui Monumenti ai caduti.

Il sacrificio dei nomi è dunque un volume prezioso, una ri­cognizione precisa e puntuale che rende evidente quanto spesso anche i nostri piccoli centri e meravigliosi borghi custodiscano pezzi originali di Storia ma noi, per leggerezza superficiale o col­pevole ignoranza, non rendiamo loro la dovuta giustizia, Pietro Varuolo, invece, lo ha fatto.  – sottolinea l’editore Vito Epifania – Con impegno e passione ha curato la ricerca, archiviato docu­menti di straordinario valore che ha cucito insieme per riordina­re quella Memoria che abbiamo il dovere di rendere disponibile per le generazioni future. Perché non si dimentichi”.

Secondo l’autore, “le Amministrazioni Comunali lucane dovrebbero rimediare al grave errore fatto dai loro predecessori trascrivendo i nomi non inseri­ti sul monumento su una targa, come ha fatto il Comune di Po­marico.  Io mi impegno a fornire tutte le notizie che riguardano coloro che sono morti per difendere la nostra patria”.

Pietro Varuolo è nato a Pomarico (Matera) nel 1939. Insegnante di Storia presso la Scuola elementare pomaricana “Francesco Caggiani”, ha all’attivo dieci pubblicazioni. Insegnante, politico, scrittore e collaboratore giornalistico, dedica il suo tempo alla Storia.

Insieme a Varuolo sono intervenuti il presidente del Centro Carlo Levi Lorenzo Rota e l’editore Vito Epifania.

Il dottor Forleo, autore Altrimedia Edizioni, ospite su Rai Uno della Maratona Telethon: "Da "La verità nei loro occhi" il mio contributo per la ricerca"

Il dottor Forleo, autore Altrimedia Edizioni, ospite su Rai Uno della Maratona Telethon: “Da “La verità nei loro occhi” il mio contributo per la ricerca”

“Tutti i miei 40 anni passati con i bambini richiedono adesso un risarcimento. Io ho avuto tanto da loro, come crescita professionale e come crescita umana. Spero di avere tempo per restituire loro e alle famiglia che hanno supportato molti problemi. E poi bisogna dare il giusto tributo alla ricerca perché proprio la pandemia ci ha insegnato che per uscire dal tunnel della paura in cui siamo piombati si può farlo soltanto attraverso al ricerca: noi dobbiamo fare ricerca non nell’emergenza perché nell’emergenza escono fuori delle comunicazioni inadeguate, antitetiche. La ricerca deve essere continua. Io stesso volevo dare un contributo ai bambini, alle malattie rare attraverso i miei diritti d’autore. Era il mio regalo di Natale.”

Così il dottor Oronzo Forleo, per anni direttore della struttura complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva neonatale dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto, ha spiegato la scelta di devolvere alla Fondazione Telethon i diritti d’autore spettanti dalla vendita del suo libro La verità nei loro occhi (Altrimedia Edizione, prefazione dell’attrice Rocío Muňoz Morales, Ambasciatrice Telethon).

Il dottor Forleo è stato intervistato in mattinata da Vira Carbone su Rai Uno nel corso della Maratona Telethon.

“Sono passati intanto 40 anni di professione ed emozioni, ho visto negli occhi dei bambini molte verità come tutti i pediatri e i neonatologi. – ha affermato – La verità fondamentale è quella del superamento del sé, della scoperta dell’altro. I bambini più complessi ci hanno trasmesso che il dualismo tra sacralità e qualità della vita non è un dualismo che confligge, può coesistere. Tutti loro ci hanno insegnato questo e che anche quando una condizione sembra disperata bisogna unire la speranza. Ho fatto questo lavoro per tanti anni e devo dire, in maniera scherzosa, noiosamente solo e sempre questo lavoro imbattendomi in tutte le caratteristiche dei bambini, dal neonato all’adolescenza. E sono stati tanti i suggerimenti che mi hanno dato negli anni”.

"Prima" gremita a Leporano per "La verità nei loro occhi" del dottor Forleo

“Prima” gremita a Leporano per “La verità nei loro occhi” del dottor Forleo

Una “prima” gremita sabato scorso a Leporano quella della presentazione del libro del dottor Oronzo Forleo La verità nei loro occhi (Altrimedia Edizioni, prefazione dell’attrice e ambasciatrice Telethon Rocío Muňoz Morales).

La presentazione dell’antologia dei racconti del dottor Forleo nel Castello Muscettola è stata organizzata nell’ambito delle attività del Presidio del libro promosse dalla Pro Loco di Leporano. Nel corso della serata, moderata dalla professoressa Antonella Falcioni, presidente della Pro Loco di Leporano, sono intervenuti Enzo Ferrari (direttore di Taranto Buonasera) e Simona Cipollaro, vicepresidente della Pro Loco di Leporano.

Non è mai facile parlare di malattia, a maggior ragione se a esserne colpiti sono i bimbi. Con umanità e saggezza il dottor Oronzo Forleo offre una carrellata di “casi clinici” nei quali il pediatra diventa di volta in volta una guida, un padre, un capro espiatorio. Così, entriamo nel vissuto di famiglie modello o disfunzionali, socialmente marginali o provate da drammi. Non ci si illude, leggendo La verità nei loro occhi, ma si assiste ad esperienze di vita che racchiudono sfumature emotive: e anche parlare di morte, per quanto possa essere incomprensibile in tenera età, diventa una sfaccettatura essenziale.

L’autore ha deciso di devolvere a Telethon i diritti d’autore spettanti dalle vendite del libro.

Il dottor Oronzo Forleo si è laureato in Medicina a Milano nel 1981 e poi specializzato a Palermo in Neuropsichiatria infantile e a Parma in Pediatria.

Ha conseguito il Master di II livello in Terapia Intensiva Neonatale e il Master di II livello in Terapia Intensiva Pediatrica a Roma.

Ha diretto per anni la struttura complessa di Neonatologia e Terapia Intensiva neonatale dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Taranto. Si occupa anche delle tante problematiche sociali che attraverso la sua professione riesce a individuare.

Fondatore di “Delfini e neonati ” per la neonatologia dal 2014: una onlus che affianca il reparto ospedaliero per il miglioramento dell’attività della struttura.