Un compendio di storia che si interseca con altre discipline delineando un quadro dell’epoca quanto mai originale: può essere definito così Biografia dell’Italia monarchica. Storia d’Italia dal 1861 al 1946 (Altrimedia Edizioni) del professore di Storia e Filosofia Saverio Omar Ciccimarra.
L’Autore, con estrema chiarezza, traccia un’analisi che procede per flash di letteratura, arte e suggestioni colte: all’imprescindibile substrato storico, con gli avvenimenti cruciali del periodo esaminato, scandaglia – grazie a un’ampia bibliografia – alcune Opere rappresentative di quelle vicende offrendo al lettore una traccia inedita. Con tali caratteristiche Biografia dell’Italia monarchica è un volume fruibile da un’ampia platea di lettori.
Dalla bandella: “Il senso di una crisi della civiltà vissuto in ampia parte della società europea durante la guerra fu rappresentato con efficacia nel libro: Il tramonto dell’Occidente del filosofo tedesco Oswald Spengler, il quale sosteneva che l’Europa con la Grande guerra, era entrata in una fase di decadenza e di inaridimento. Il senso di angoscia profonda dell’individuo, eredità della catastrofe che si era compiuta con il conflitto, ebbe una sede privilegiata di riflessione anche all’interno dell’Esistenzialismo. Questa corrente filosofica, destinata a una duratura influenza nel corso del Novecento, poneva al centro dell’analisi la condizione dell’uomo moderno nella società di massa, il suo senso di solitudine, la percezione di un vuoto e di un’estraneità di fronte alla realtà storica. Punto di riferimento centrale dell’Esistenzialismo fu l’opera del 1927 Essere e tempo di Martin Heidegger, la quale rappresentò uno dei massimi tentativi di dare voce all’angoscia dell’uomo alienato, cioè reso estraneo a sé stesso, nel mondo della tecnica e della società di massa.”
Saverio Omar Ciccimarra è nato a Ferrandina nel 1975. Insegna Storia e Filosofia al Liceo Artistico e al Liceo Classico di Matera.
A seguito delle numerose richieste di proroga della scadenza di invio delle opere, l’associazione Liberalia ha posticipato al 31 ottobre i termini per partecipare al Premio.
Il Premio, istituito nel 2005, intende stimolare e valorizzare la produzione culturale ed esplorare il potenziale creativo del territorio. Riservato agli autori di qualsiasi nazionalità, che presentino un’opera inedita, scritta in lingua italiana, prevede 3 sezioni (poesia, narrativa e saggistica), con 3 opere vincitrici e il premio speciale “La Città”. Per quest’ultimo Premio speciale, dedicato a tutte le opere (poesia, narrativa, saggistica) aventi come oggetto ‘la città’ in tutte le sue espressioni, è prevista un’unica opera vincitrice.
I 4 vincitori (tre del tema libero e uno del Premio speciale “La Città”) verranno premiati con la pubblicazione dell’opera.
Le opere concorrenti devono essere rigorosamente inedite. Sono escluse quindi opere già pubblicate integralmente o parzialmente in formato cartaceo, on line, on demand, sotto forma di self-publishing e in e-book.
Per partecipare al concorso occorre versare una quota di euro 30.
Ogni opera, inedita, va inviata in versione digitale, in formato PDF, insieme a una sinossi, a una biografia dell’autrice/autore, alla scheda di partecipazione e alla ricevuta di versamento attraverso il form disponibile sul sito www.premioletterarioliberalia.it oppure via email ([email protected]) utilizzando l’apposita modulistica disponibile sempre sul sito www.premioletterarioliberalia.it.
Una comitato di lettura designato da Liberalia leggerà tutte le opere ammesse al concorso e selezionerà le migliori, che saranno sottoposte alla valutazione della Giuria composta da personalità appartenenti al mondo della cultura e della informazione: Chiara Canta (ordinaria di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, insegna Sociologia dei processi culturali e della religione e Sociologia della cultura di genere presso dipartimento di Scienze della formazione dell’Università degli Studi Roma Tre), Pasquale Doria (già Caporedattore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, scrittore), Maurizio Fiasco (Sociologo), Davide Frasnelli (regista Rai), Giorgio Marcello (Ricercatore Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali), Giulia Morello (Autrice e regista), Caterina Policaro (Dirigente scolastico,) Enzo Romeo (Giornalista Rai Tg2), Marica Spalletta (Scrittrice e docente Professore Associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università degli Studi Link Campus University) e Annachiara Valle (Giornalista di Famiglia Cristiana, scrittrice, direttrice di Madre). Tutti i partecipanti, premiati e selezionati, saranno avvisati tempestivamente. La premiazione avverrà a Matera in data da definire.
Prestigioso riconoscimento nella sezione “Letteratura” dell’evento “Roma premia la cultura sociale”, per la giornalista materana Rossella Montemurro, autrice del libro Il mio tuffo nei sogni. Marco D’Aniello, una storia di sport e amicizia (Altrimedia Edizioni, prefazione di Mara Venier).
Domani, 6 settembre, alle 17 a Roma l’Autrice e Marco saranno premiati in Campidoglio durante la manifestazione fortemente voluta dal segretario d’Aula dell’Assemblea Capitolina Fabrizio Santori: un riconoscimento all’arte, alla genialità, alla fantasia, ma anche alla capacità descrittiva, alla tecnica documentaria e all’impegno umano di una comunità che è doveroso che si adoperi per il prossimo.
Il mio tuffo nei sogni racconta la storia di Marco che, da bambino inquieto e irrequieto, è oggi un esempio, un fuoriclasse nel nuoto. Grazie all’amore della sua famiglia ha incanalato nello sport quell’energia ridondante che è uno dei sintomi dell’autismo.
Il vissuto suo e dei suoi genitori racchiude un bagaglio di esperienze: per loro ogni giorno è stato una conquista e una battaglia.
Rossella Montemurro ha saputo cogliere spunti e suggestioni che possono essere d’aiuto a molti ripercorrendo con l’aiuto della mamma di Marco, Cinzia Vozza, le tappe fondamentali dei suoi primi 22 anni in una storia che commuove, indigna, fa sorridere, spinge a interrogarsi e, nelle ultime pagine, si apre alla speranza.
“Roma premia la cultura sociale” vede il coinvolgimento dell’Osservatorio delle Fragilità Sociali ed il patrocinio morale dell’Accademia Internazionale Mauriziana. La manifestazione, alla sua prima edizione, spazierà tra premiazioni di autori e libri, commoventi racconti di storie di vita vera, selezione di cortometraggi e lungometraggi, con un unico obiettivo: rendere protagonista a Roma la cultura sociale, come probabilmente mai avvenuto prima. E farlo in uno dei luoghi simbolici dell’Urbe: la Sala della Protomoteca.
L’happening vedrà protagoniste storie vibranti e una rassegna di contenuti culturali e sociali di resilienza e rinascita, con il coordinamento ed interviste pubbliche agli ospiti da parte della giornalista della stampa estera Lisa Bernardini.
Testimonial per l’occasione sarà Salvatore (Totò) Cascio, l’indimenticabile protagonista di un film Premio Oscar passato alla storia del Cinema internazionale: “Nuovo Cinema Paradiso”, diretto da Giuseppe Tornatore.
«La manifestazione “Roma premia la cultura sociale” è particolarmente importante e speciale» afferma l’onorevole Santori. «È l’occasione per raccontare ancora una volta la cultura, ma in una delle sue accezioni a mio avviso più importanti: quella della solidarietà, della partecipazione e del sostegno a chi è più debole. Parliamo di cultura che promuove la cura e l’inserimento a tutto campo dei cittadini diversamente abili. Dal lavoro alla vita sociale, dalla scuola allo sport, al tempo libero e ai viaggi».
L’AUTRICE
Rossella Montemurro, giornalista professionista materana. Laureata in Scienze dell’educazione, ha lavorato per “Il Quotidiano della Basilicata” – occupandosi dei settori “Cronaca” e “Cultura” -, “Il Mattino di Foggia”, “Il Mattino di Puglia e Basilicata”, il “Roma” e con la testata giornalistica online www.ilmiotg.it. Ha collaborato con l’emittente televisiva “Antenna Sud”. Attualmente dirige la testata giornalistica online www.tuttoh24.info. Collabora con l’agenzia di comunicazione Diotima.
Ha pubblicato per Ediesse Edizioni nel 2004 I giorni di Scanzano (segnalazione della Giuria del Premio letterario Basilicata, 2005); per BMG Editrice nel 2010 Carabinieri a Matera. Tradizione e modernità al servizio dei cittadini, pubblicazione autorizzata dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri; per Altrimedia Edizioni nel 2019 Calci e pugni sul tetto del mondo. Biagio Tralli, identikit di un campione.
Giovedì 25 Agosto a Valsinni, ore 19.30, presso il Teatro Valle delle Donne, sarà presentato “La vera storia di Isabella Morra. Vita e morte di una poetessa” di Pasquale Montesano.
La serata, condotta da Piera Chierico e Rosa Carmen Zaccone, vedrà la presenza dell’autore e dopo i saluti del sindaco di Valsinni, Gaetano Celano, del presidente della pro loco, Gennaro Olivieri, dell’editore, Vito Epifania, e dell’accademico e giornalista che ha firmato la prefazione del libro, Michele Mirabella, interverranno lo storico di Deputazione Storia Patria per la Calabria Antonello Savaglio, il critico letterario e scrittore Giorgio Delia e il parlamentare e saggista storico Vito De Filippo.
Nel corso della presentazione saranno letti alcuni estratti dell’opera, a cura dell’attore Erminio Truncellito.
Con questo nuovo prezioso saggio, l’autore intende fugare alcune ombre esistenti sul percorso umano e poetico di una delle voci più belle del 1500: aspetti particolari risaltano, infatti, in La vera storia di Isabella Morra rendendolo un volume unico nel suo genere, intriso di letteratura storica. La vicenda di Isabella, figlia di Luisa Brancaccio e del barone Giovan Michele di Morra, vittima di un efferato delitto, è ripercorsa in questa pubblicazione con l’aiuto di documenti inediti.
“Su questa vicenda non esiste solo la voce perfetta del critico letterario Croce, dello storico Croce, dello scrittore Croce, ma esiste una pubblicistica, come dicevo folta e interessante cui si aggiunge questo scritto La vera storia di Isabella Morra. Vita e morte di una poetessa di Pasquale Montesano. In questo saggio – scrive Michele Mirabella nella prefazione – che si unisce alla prima citata opera e ad altre di questo intelligente e coltissimo autore sono molti i chiaroscuri che si spiegano in meticolose e rigorose pagine di storia: il compendio di notizie, affollatissimo di nomi e date, luoghi e toponimi, viaggi e indugi storiografici benemeriti, contribuirà a chiarire non solo agli studiosi, ma, anche ai lettori appassionati di vicende storico-letterarie aspetti portati alla luce di una vicenda umana che si fa letteratura storica proprio per risarcire la historia cordis che poteva essere soffocata dalla retorica. A Benedetto Croce sarebbe piaciuto.”
Carmelo Pasquale Montesano è nato a Valsinni, vive e lavora a Matera. Già Direttore tributario dell’Agenzia delle Entrate, svolge attività di giornalista pubblicista. Studioso di storia patria e di tradizioni popolari, ha pubblicato nel 1984 una raccolta di poesie Il giorno per tutti (Rocco Fontana editore), Il Glorioso San Fabiano Patrono di Valsinni (Editrice BMG, 1998); Isabella di Morra – Storia di un paese e di una poetessa (Altrimedia Edizioni, 1999); Magia e riti nella Valle del Sinni, in Le Terre del Silenzio. Ricerche, studi e documenti per la storia del Basso Sinni (Associazione Culturale INLOCO, 2002); la raccolta di poesie dialettali La Calma e il Vento (Antezza Editori, 2003); la monografia Giuseppe Melidoro – un galantuomo illuminato (Edizione Profecta, 2014); Isabella Morra alla Corte dei Sanseverino (Altrimedia Edizioni, 2017). A cura della Deputazione di Storia Patria per la Lucania: Riflessioni a margine del caso Isabella Morra, in “Bollettino Storico della Basilicata” n. 22 (Osanna, 2006); Il Fascismo in un paese del Sud – Valsinni 1920-1945 (Antezza Editori, 2007); Rivolta legittimista e brigantaggio a Favale (EditricErmes, 2014). Nel 2020 per Altrimedia Edizioni ha pubblicato il saggio Egidio Alberti. L’ammiraglio in tuta da lavoro che citava Sant’Agostino.
Il sottile equilibrio della ragione (Altrimedia Edizioni) di Alessandro Baradel ha vinto il Premio Senato Accademia – sezione Libro edito di narrativa – nell’ambito del Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea Lucius Annaeus Seneca 2022 promosso dall’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari, un Polo accademico internazionale di libera creazione del pensiero per lo studio e la formazione sul linguaggio filosofico ed artistico e per l’insegnamento delle Lettere, delle Scienze e delle Arti contemporanee. La commissione che ha decretato i vincitori è stata presieduta dal prof. Pasquale Panella, Rettore-preside dei Collegi dello Stato, già Cultore della Materia presso la Cattedra di Glottologia e Linguistica della Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari.
La cerimonia di consegna del Premio si svolgerà sabato 15 ottobre prossimo presso la Sala delle Scuderie del Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari.
Nel romanzo Il sottile equilibrio della ragione non tutto è come sembra: la scrittura di Baradel, densa di contorni noir, mostrerà una realtà diversa.
Il protagonista è Jean-François Gauthier, trentottenne, editorialista per un importante quotidiano francese. Siamo a Parigi nei primi anni ’80. Per lui, giorni e giorni di precarietà psicologica, la spirale dell’alcol per placare la depressione. Fresco di separazione dalla moglie, incontra una ragazza molto bella e molto misteriosa, Marie che, nonostante conviva con Gérôme, ripete a François di amarlo. La relazione tossica con Marie, fatta di improvvise sparizioni, slanci di passione e giornate cariche di ansia ben presto sostituirà lo stato depressivo del protagonista.
Alessandro Baradel nasce a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, nel maggio del 1974. Dopo una prima giovinezza non facile, assolto il servizio militare, decide di trasferirsi dai nonni e di riprendere gli studi in concomitanza con il lavoro. Si trasferisce nel Regno Unito, dove vi rimane per quasi sette anni. Proprio a Londra, su spinta di una amica italiana che per prima crede in lui, comincia ad abbozzare il suo primo romanzo. Al rientro in Italia svolge diverse mansioni, cambiando spesso lavoro, alla continua ricerca del suo posto nel mondo, ma è nella scrittura che trova il suo essere, la sua autenticità.
È targato Altrimedia Edizioni il catalogo Mutamenti, a cura di Massimo Cova e Giuseppe Valentino. Si tratta del catalogo dell’omonima esposizione presentata in anteprima al Museo Civico di Taverna.
Nel volume, oltre ai saluti istituzionali (Sebastiano Tarantino, sindaco di Taverna, Clementina Amelio, assessore alla Cultura del Comune di Taverna; Francesco De Marco, CDA Museo Civico di Taverna; colonnello Nicola Cucci, comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Catanzaro) e dei curatori, sono presenti i testi di Maristella Trombetta, docente di Estetica dell’Università di Bari; Joan Palau, vicedirettore generale d’Ingegneria e Risorse geologiche dell’Istituto cartografico e geologico di Catalogna; Saverio Simi de Burgis, docente di Storia e Metodologia della critica d’arte dell’Accademia di Belle Arti di Venezia; Marcia Theophilo, poetessa che è stata candidata al Premio Nobel per la Letteratura.
Come spiega il professor Valentino, direttore del Museo Civico di Taverna, “l’arte è primordiale muta-mento della mente creativa; naturale stravolgimento delle stagioni umane, caos e cosmo del pensiero configurabile dalla notte dei tempi al nostro incomprensibile e distorto equilibrio quotidiano; causa ed effetto di un pianeta abitato da una società ammalata e allontanata dalla cura. Può una mostra diventare luogo di confronto salvifico? Per ciò è necessario recuperare le cifre sociali e politiche dell’arte; la militanza intellettuale degli artisti, non più narcisi e servi della ‘multiforme corrente principale’ o della sua propaganda. È per quanto premesso che ho ritenuto da subito importante il progetto Mutamenti, nell’ambito di una condivisa e libera collaborazione con gli artisti Carlo Fusca e Massimo Cova, quest’ultimo nella sua doppia veste di artista e curatore della mostra, a riprova di un impegno concreto e incisivo nel dibattito culturale contemporaneo, le cui tematiche di angosciosa rilevanza planetaria affrontano l’attualità dei mutamenti climatici, ma anche la stretta comparazione con la cruda realtà degli stravolgimenti sociali e comportamentali, sempre più indotti dalle strategie social di un nuovo (dis) ordine mondiale”.
Per il professor Cova, docente di Pittura e Arte Contemporanea all’Università di Barcellona, Mutamenti “è il primo risultato visibile di un’esperienza di ricerca artistico-scientifica nata all’Università di Barcellona, nei laboratori della Facoltà di Belle Arti in collaborazione con l’Istituto Cartografico e Geologico di Catalogna (ICGC) sul tema di preponderante attualità dei cambiamenti climatici. Le opere qui esibite non pretendono di far sapere che esiste il cambiamento climatico né tantomeno di spiegarlo – prerogativa questa dei mezzi di comunicazione e delle discipline scientifiche che già se ne occupano ampiamente anche se mai abbastanza – ma di farci riflettere sui temi trattati attraverso l’esperienza estetica che provoca la loro contemplazione, di farci pensare a certi aspetti del mondo in cui viviamo attraverso le emozioni che suscitano. Ogni artista, con le sue opere, sviluppa il tema partendo dalla propria esperienza, dalla propria sensibilità verso questioni che poi si proiettano come considerazioni universali”.
Otto gli artisti che per l’occasione hanno realizzato opere avvalendosi di diverse tecniche espressive, dalla pittura alla scultura, dal disegno alla fotografia, fino a sofisticate installazioni multidisciplinari: Karmen Corak, Massimo Cova, Silvia Ferri, Antonio Fiengo, Carlo Fusca, Francesca Macina, Giuseppe Marinelli e Carme Porta.
A Taverna è presenta una selezione di opere d’arte del progetto, non il corpus di ricerche scientifiche che costituirà, invece, parte integrante della grande mostra programmata a Barcellona per il prossimo gennaio.
Si intitola La vera storia di Isabella Morra. Vita e morte di una poetessa (Altrimedia Edizioni, prefazione di Michele Mirabella) il nuovo saggio di Pasquale Montesano. L’intento dall’Autore è quello di fugare alcune ombre esistenti sul percorso umano e poetico di una delle voci più belle del 1500: aspetti particolari risaltano, infatti, in La vera storia di Isabella Morra rendendolo un volume unico nel suo genere, intriso di letteratura storica.
La vicenda di Isabella, figlia di Luisa Brancaccio e del barone Giovan Michele di Morra, vittima di un efferato delitto, è ripercorsa in questa pubblicazione con l’aiuto di documenti inediti.
“Su questa vicenda non esiste solo la voce perfetta del critico letterario Croce, dello storico Croce, dello scrittore Croce, ma esiste una pubblicistica, come dicevo folta e interessante cui si aggiunge questo scritto La vera storia di Isabella Morra. Vita e morte di una poetessa di Pasquale Montesano. In questo saggio – scrive Michele Mirabella nella prefazione – che si unisce alla prima citata opera e ad altre di questo intelligente e coltissimo autore sono molti i chiaroscuri che si spiegano in meticolose e rigorose pagine di storia: il compendio di notizie, affollatissimo di nomi e date, luoghi e toponimi, viaggi e indugi storiografici benemeriti, contribuirà a chiarire non solo agli studiosi, ma, anche ai lettori appassionati di vicende storico-letterarie aspetti portati alla luce di una vicenda umana che si fa letteratura storica proprio per risarcire la historia cordis che poteva essere soffocata dalla retorica. A Benedetto Croce sarebbe piaciuto.”
Carmelo Pasquale Montesano è nato a Valsinni, vive e lavora a Matera. Già Direttore tributario dell’Agenzia delle Entrate, svolge attività di giornalista pubblicista. Studioso di storia patria e di tradizioni popolari, ha pubblicato nel 1984 una raccolta di poesie Il giorno per tutti (Rocco Fontana editore), Il Glorioso San Fabiano Patrono di Valsinni (Editrice BMG, 1998); Isabella di Morra – Storia di un paese e di una poetessa (Altrimedia Edizioni, 1999); Magia e riti nella Valle del Sinni, in Le Terre del Silenzio. Ricerche, studi e documenti per la storia del Basso Sinni (Associazione Culturale INLOCO, 2002); la raccolta di poesie dialettali La Calma e il Vento (Antezza Editori, 2003); la monografia Giuseppe Melidoro – un galantuomo illuminato (Edizione Profecta, 2014); Isabella Morra alla Corte dei Sanseverino (Altrimedia Edizioni, 2017). A cura della Deputazione di Storia Patria per la Lucania: Riflessioni a margine del caso Isabella Morra, in “Bollettino Storico della Basilicata” n. 22 (Osanna, 2006); Il Fascismo in un paese del Sud – Valsinni 1920-1945 (Antezza Editori, 2007); Rivolta legittimista e brigantaggio a Favale (EditricErmes, 2014). Nel 2020 per Altrimedia Edizioni ha pubblicato il saggio Egidio Alberti. L’ammiraglio in tuta da lavoro che citava Sant’Agostino.
Letteratura, musica, rappresentazioni teatrali e degustazioni: un mix riuscito per la terza edizione di “Libri in Terrazza”, il Festival culturale promosso a Matera sulla Terrazza San Francesco da Liberalia APS in collaborazione e sinergia con la casa editrice Altrimedia Edizioni, con il supporto logistico dell’agenzia di comunicazione Diótima e TuttoH24 come media partner.
È calato il sipario sabato scorso su una rassegna che è riuscita a catturare un’ampia tipologia di pubblico, grazie anche all’offerta quanto mai variegata di proposte culturali. Protagoniste assolute le ultime pubblicazioni di Altrimedia: romanzi (A calci e morsi di Maddalena Bonelli, Il segreto delle nove monache di Akkondi Domenico Bennardi, Il dispositivo interno di Giampaolo Salvatore), una raccolta di racconti (Ninna nanna ninna oh questa mamma a chi la do di Chiara Gambino), saggi (Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera curato da Filippo Radogna e La vera storia di Isabella Morra. Vita e morte di una poetessadi Pasquale Montesano) e thriller (Cinque anime di Francesco Leo).
Non solo libri, anche teatro e musica durante le cinque serate (sempre sold out) grazie al Gruppo teatrale Tutto esaurito (Francesco Sciannarella, Pino Rondinone, Marienza Matera, Carla Latorre Angela Loperfido e Daniela Allegretti) e al live L’esilio di rose e gigli, note e parole in concerto, che ha visto coinvolti Giusy Zaccagnini, Angelo Manicone, Magda Azzilonna e Nicola Andrulli.
“Libri in Terrazza”, infine, ha lanciato ufficialmente il Premio letterario nazionale Liberalia “La città dei Sassi”: un vero e proprio percorso culturale, quindi, realizzato anche grazie a chi si impegna attivamente per lo sviluppo del territorio come Basilicata Creativa, Opera Luce, il ristorante Mezzamaro e l’azienda Masseria Riccardi che hanno sponsorizzato la rassegna.
Torna a Matera “Libri in Terrazza”, il Festival culturale promosso dal 21 al 25 giugno da Liberalia APS in collaborazione e sinergia con la casa editrice Altrimedia e con il supporto logistico della agenzia di comunicazione Diótima.
“Sulla Terrazza San Francesco, in piazza San Francesco, la terza edizione del festival vedrà alternarsi presentazioni di libri, concerti, rappresentazioni teatrali e degustazioni. Una rassegna culturale – ha sottolineato il presidente dell’Associaizone Liberalia, Vito Epifania – più articolata che abbiamo pensato in abbinata con il Premio letterario nazionale Liberalia “La città dei Sassi” che ci porterà fino al 23 febbraio. Abbiamo progettato un vero e proprio percorso culturale e lo stiamo realizando anche grazie a chi si impegna attivamente per lo sviluppo del territorio come Basilicata Creativa, Opera Luce, il ristorante Mezzamaro e l’azienda Masseria Riccardi.”
Al via martedì 21 giugno con il lancio del Premio letterario nazionale Liberalia “La città dei Sassi” e la presentazione del libro, A calci e morsi di Maddalena Bonelli, ambientato tra gli anni ’30 e ’40 a Grassano, è un romanzo corale sull’umanità di gente umile che si misura con gli alti e bassi dell’esistenza e fa fronte, come può, a tragedie improvvise. Dialogherà con l’autrice la giornalista Carmela Cosentino. Alle 21 sketch teatrali a cura del Gruppo teatrale Tutto esaurito. In scaletta “È perché mi hai lasciato”, corto teatrale di Francesco Sciannarella, in scena Pino Rondinone e Marienza Matera; “Niege Boren” monologo teatrale di Francesco Sciannarella, in scena Carla Latorre; “Vietato aprire” corto teatrale di Francesco Sciannarella, in scena Angela Loperfido e Daniela Allegretti.
Il segreto delle nove monache di Akkon di Domenico Bennardi, sindaco di Matera, sarà invece presentato il 22 giugno alle 20.00. Una trama avvincente in cui un ragazzo materano si trova invischiato in un’incredibile storia, sulle tracce dell’ultima reliquia templare. L’autore sarà intervistato dalla giornalista Rossella Montemurro. Alle 21 la giornalista Carmela Cosentino intervisterà Filippo Radogna, curatore del saggio Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera. Il testo, raggruppando documentazione d’archivio, ricerche e racconti, progetti, cronaca, aneddoti, esperienze biografiche, ognuna con il suo valore, riannoda i fili del percorso di una Scuola che, arrivando al presente, ha fornito un concreto contributo al progresso civile, sociale ed economico del Materano.
Il 23 giugno alle 20.45 è la volta del saggio La vera storia di Isabella Morradi Pasquale Montesano, che sarà intervistato dal giornalista Filippo Radogna. La vicenda di Isabella, figlia di Luisa Brancaccio e del barone Giovan Michele di Morra, vittima di un efferato delitto, è ripercorsa in questo libro con l’aiuto di documenti inediti. Alle 21.45 “Pillole in musica”, dialogo tra Angelo Cicchetti, cantautore, e Rossella Montemurro. A seguire, esibizione a cura di Angelo Cicchetti (voce e chitarra) e Mauro Venezia (percussioni).
Si riprende il 24 giugno alle 20.00 con “La molteplicità dell’identità”. Si parlerà del volume Il dispositivo interno di Giampaolo Salvatore e Ninna nanna ninna oh questa mamma a chi la do di Chiara Gambino. Il dispositivo interno è un romanzo ritmato, ricco di tematiche di estrema attualità e, tra le righe, spunti e consigli da cogliere al volo: innegabile l’impronta dell’autore, psichiatra e psicoterapeuta. Ninna nanna ninna oh questa mamma a chi la do è invece una raccolta di racconti, tutti sul filo dell’ironia, che ha come protagonista una donna multitasking: professionista affermata e mamma acrobata, per lei come per tante altre nella sua situazione assemblare i tanti “pezzi” della quotidianità spesso è un’impresa, quasi un grande puzzle in cui deve andare tutto, ogni giorno, al posto giusto. Modera la giornalista Rossella Montemurro.
Alle 21 live “L’esilio di rose e gigli”, note e parole in concerto con Giusy Zaccagnini (voce narrante), Angelo Manicone (sax), Magda Azzilonna (chitarra), Nicola Andrulli (basso elettrico) e Tonio D’Arminio (batteria).
Cala il sipario su “Libri in Terrazza” il 25 giugno alle 20. La direttrice editoriale di Altrimedia Edizioni Gabriella Lanzillotta intervisterà Francesco Leo, autore di Cinque anime, un thriller dal ritmo serrato e dallo stile impeccabile in cui passato e presente si intrecciano in modo indissolubile tra magia nera e segreti scioccanti, Leo conduce il lettore in una spirale di situazioni al limite verso un finale inimmaginabile. A seguire “Il sapore della cultura”, degustazione a cura di Masseria Riccardi“Dove il latte è di casa”.
Un Istituto protagonista di un saggio, raccontato dai ricordi di quanti lo hanno frequentato, sia da docenti sia da studenti, o comunque, negli anni, hanno avuto modo di conoscerlo: è l’ITAS di Matera, al quale il giornalista Filippo Radogna ha dedicato Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera (Altrimedia Edizioni, prefazione di Giampaolo D’Andrea), un saggio presentato in mattinata nella città dei Sassi all’interno dell’Istituto.
Radogna, lui stesso ex studente dell’ITAS, tramite documentazione d’archivio, ricerche e racconti, progetti, cronaca, aneddoti, esperienze biografiche, ognuna con il suo valore, ha riannodato i fili del percorso di una Scuola che, arrivando al presente, ha fornito un concreto contributo al progresso civile, sociale ed economico del Materano.
Insieme al curatore del volume sono intervenuti la dirigente scolastica Carmela Gallipoli, il consigliere del ministro della Cultura Giampaolo D’Andrea, il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, il presidente del Collegio provinciale dei Perito Agrari di Matera Giuseppe Silvaggi e la direttrice editoriale di Altrimedia Gabriella Lanzillotta.
Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera oltre alle testimonianze di capi d’Istituto, docenti e personalità contempla anche gli interventi del presidente Marrese e della dirigente Gallipoli è diviso in quattro parti: la prima ripercorre la storia dell’Istituto e ha un approfondimento su Gaetano Briganti; la seconda raggruppa le testimonianze degli ex dirigenti scolastici, ex alunni e delle personalità che in qualche modo hanno avuto a che fare con l’ITAS, la terza è una galleria di immagini e rassegna stampa, la quarta comprende in progetti scolastici realizzati nell’anno scolastico 2021/2022. Il volume ha inoltre una scheda approfondita su docenti e personale in servizio quest’anno.
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