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Redazione

Matera in cucina. In prevendita c'è più gusto

Matera in cucina. In prevendita c’è più gusto

La cucina non è semplice cottura, ma è affetto, tradizione, passione. In questo nuovo volume a firma di Francesco Marano, è possibile sentire tutti i profumi delle ricette contenute, perché non si sfoglia un ricettario ma si entra nelle case delle donne che abitualmente le preparano quelle ricette. E allora si assaggia la storia che quella pietanza vuole raccontare, se ne gustano i ricordi della persona che la cucina, si riscoprono i piaceri di un ingrediente ritrovato. Perché se la preparazione del cibo è sicuramente una delle più diffuse passioni del momento, è anche vero che recuperare il senso delle sue radici culturali e familiari rappresenta un approccio diverso di cui forse si avverte un po’ la mancanza in un mondo affollato dalla mediazione culinaria di chef eventualmente rinomati e famosi. La nostra vuole essere la proposta di un itinerario diverso, un percorso alla scoperta delle profonde radici culturali, senza attardarsi a evidenziare nessuna dimensione edonistica della proposta culinaria. I toni confidenziali e coinvolgenti trasformano la raccolta di ricette in una rappresentazione della società che le ha prodotte e la cucina popolare assume i toni di una proposta gastronomica.

Le ricette sono accompagnate da video che non solo insegnano a preparare le pietanze ma permettono di entrare nelle cucine di queste donne.

“Matera in cucina non offre soltanto alcune ricette della tradizione materana, ma accompagna il lettore nelle case delle donne che abitualmente le preparano. Esse, per la maggior parte provenienti da famiglie contadine, ti sveleranno qualche segreto, ti racconteranno qualche aneddoto e ti confideranno momenti della loro vita legati alla cucina e alla vita quotidiana nella loro infanzia.”

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"L'enigma di Pitagora" tra i finalisti del Premio Vegetti

“L’enigma di Pitagora” tra i finalisti del Premio Vegetti

“L’enigma di Pitagora e altre storie” di Filippo Radogna è tra le opere finaliste nella categoria Antologia di Fantascienza della VII edizione del Premio Ernesto Vegetti bandito dall’associazione World SF Italia – l’associazione italiana dei professionisti della fantascienza. La giuria, presieduta da Matteo Vegetti e composta da D. Longoni, F. Piccinini, L. Pietrafesa decreterà il vincitore il 26 maggio a San Marino.
Tra maggio e giugno la fortunata antologia di Radogna vivrà giorni intensi. Il 19 maggio a Matera, nell’ambito dell’iniziativa Il Maggio dei Libri, “L’enigma di Pitagora e altre storie” sarà presentata nella scuola media Torraca agli studenti delle seconde e ai piccoli delle quinte classi della scuola Marconi.
Il 12 giugno, invece, Radogna presenterà il libro a Torino nella sede dell’Associazione Carlo Levi. Con l’autore interverranno il professor Giuseppe Lupo, il saggista Felice Lafranceschina e il presidente dell’Associazione Levi Prospero Cerabona.
“L’enigma di Pitagora e altre storie”, – con prefazione di Donato Altomare e postfazione di Giovanni De Matteo -, contiene sedici racconti visionari ambientati nel Materano, un territorio che nel testo assume una nuova chiave di lettura, molto apprezzata dalla comunità del fandom fantascientifico – nel 2016 l’autore materano ha vinto il Premio Italia con “L’enigma di Pitagora”, il racconto che dà il titolo alla raccolta. Mondi sospesi tra passato e futuro, ipertecnologia e mistero, quindi, negli scenari dei millenari Sassi, sull’altopiano delle Murge e sulle rive dello Jonio.
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Bookcrossing, biblioteca senza confini

Bookcrossing, biblioteca senza confini

Inossidabile, ha resistito negli anni rimanendo fedele all’entusiasmo iniziale: stiamo parlando del bookcrossing (letteralmente condivisione di libri nel senso che, dopo aver letto un testo chiunque può “abbandonarlo” e permettere ad altre persone di leggerlo) una pratica nata in America nel 2001 grazie all’intuizione dell’allora 36enne di Kansas City Ron Hornbaker definito “l’inventore del bookcrossing”.
La passione per la lettura e per le emozioni che inevitabilmente suscita e la grande democraticità del bookcrossing, da sempre completamente gratuito, sono il suo cuore pulsante che, oggi come ieri, non smette di contraddistinguerlo.
Recentemente la Coop, in 60 punti vendita, con l’iniziativa Seminar Libri ha allestito piccoli spazi di bookcrossing nei quali soci e clienti hanno la possibilità di scambiare testi, gratuitamente e senza alcun obbligo di registrazione.
Anche la casa editrice Altrimedia ha in serbo novità riguardanti il bookcrossing che presto andranno ad arricchire l’offerta dei “libri con i piedi”. Altrimedia, del resto, ha già vissuto questa esperienza proprio quando in Italia il bookcrossing era agli albori: lo ha fatto con la rivista Liberalia che, per un lungo periodo fece vivere nella città dei Sassi la magia dei libri liberati.
Il sito www.bookcrossing-italy.com è invece il primo in Italia: dal 2002 ad oggi ha totalizzato circa 510.000 utenti iscritti e ben 3.400.000 libri registrati. Una realtà consolidata che ha contagiato tutte le fasce d’età e alla quale in media si accostano trecento persone al giorno.
Il bookcrossing, insomma, è un fenomeno planetario, che non conosce barriere: sono ben 130 i paesi – dall‘Antartide fino allo Zimbabwe – nei quali è diffuso.

"Alterni presagi", suggestioni diverse

“Alterni presagi”, suggestioni diverse

“L’odore della formaldeide/non è quello del sangue,/che non sento/perché la ferita è bellissima”. Sono alcuni versi di “Ingranaggi”, una delle liriche di “Alterni presagi”, la raccolta di poesie di Monica Martinelli, vincitrice della sezione inediti del premio letterario La città dei Sassi di Altrimedia.

Ricercato, appassionato, toccante, profondo: è lo stile di un’autrice che non ha paura di osare accostando termini e suggestioni tra loro distanti. Come in “Imbarazzo”: “L’oggi del se/il domani del forse./Un gravido ripetersi di noia/che partorisce – costantemente appagata -/insignificanti esseri immondi/nella mondità circostante”.

Sono “Alterni presagi” ora delicati ora sferzanti, mai banali: “Brava Monica – ha scritto Plinio Perilli nella prefazione – che di un’acconciatura fai uno stato d’animo, e di un filosofema, viceversa, una bizza gentile, una carineria da indossare – o  forse di cui spogliarti ad arte… Il linguaggio vola! – ecco gli amanti di Chagall – traccia segni, vortica e organizza linee – come le creature profilate, irradiate da Matisse… Il linguaggio ricorda, solfeggia tempo perduto e amori ritrovati…”

L’autrice vive a Roma, dove si è laureata in Lettere presso l’Università “La Sapienza”. Ha scritto articoli e recensioni per la rivista “Rassegna di letteratura italiana”. Ha pubblicato poesie e racconti su varie antologie edite da Giulio Perrone Editore e da Aletti Editore, e delle poesie sulla rivista “Poeti e Poesia” diretta da Elio Pecora. Ha pubblicato, a novembre 2009, una silloge di poesie con prefazione di Walter Mauro dal titolo “Poesie ed ombre” (Tracce Editore), e poesie e racconti su vari blog. Scrive, inoltre, recensioni musicali per siti web culturali, in particolare sul sito www.radioland.it dove cura una rubrica sulla Cina.

La postfazione di “Alterni presagi” è firmata dal giornalista Nunzio Festa.

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Voglia di relax, voglia di ebook

Voglia di relax, voglia di ebook

 

Primi caldi e voglia di mare, di relax, di letture sotto l’ombrellone… “Questo (non) è un paesaggio” di Silvana Kühtz e Francesco Marano, “La rivoluzione dell’automobile” di Francesco Morante, “Il biglietto” di Carla Faina e la raccolta di poesie di Valerio Cascini “Ereva Curaggio”: sono gli altri quattro titoli di Altrimedia disponibili nella versione ebook, da “sfogliare” ovunque e da portare sempre con sé sul proprio e-reader. È possibile acquistarli negli store digitali.

 

 

Ereva curaggio

ereva curaggio

Protagonista di “Ereva curaggio”, la nuova raccolta di poesie di Valerio Cascini, è il dialetto lucano di Castelsaraceno tra ricordi e testimonianze. L’autore, già vincitore del Premio Letterario “La città dei Sassi”, offre una nuova prova dove canta il segreto della sua terra natia e le immagini vanno, veloci dal passato verso la quotidianità: “U ggelato / i cingo lire / t’mugliav’ / a vocca / senza rire. Crema, limone, / ciucculata / sapia sul’ / i na manera / ma t’liccav / li baffe / fino a sera”.

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Il biglietto

biglietto

Sentimenti, sensazioni e un pizzico di ironia nel romanzo “Il biglietto” di Carla Faina. Il biglietto è quello che dovrà accompagnare il regalo della madre, avvocato matrimonialista, per le nozze della figlia. Un compito in apparenza semplice, in realtà arduo, portato a termine in sette giorni nei quali la donna si ritaglia momenti preziosi per cercare le parole giuste da dedicare alla ragazza.

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 Questo (non) è un paesaggio

paesaggio

Dal convegno “Questo (non) è un paesaggio” organizzato a Matera dal Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata nel maggio 2014 è nato l’omonimo libro nel quale, sul complesso tema del paesaggio, intervengono, in vario modo, studiosi di diverse discipline e artisti (tra loro Franco Arminio, Carlo Bruni, Sergio Camplone, Emmanuele Curti, Antonella Tarpino, Pancrazio Toscano, Ettore Vadini). Il tutto è stato coordinato da Silvana Kühtz e Francesco Marano.

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La rivoluzione dell’automobile

rivoluzione

È un piccolo saggio sul mondo dell’auto e sulla necessità di ripensare un nuovo modello industriale “La rivoluzione dell’automobile” di Francesco Morante. Si prende spunto, infatti, dalla pesantezza dell’industria automobilistica che, per come si è sviluppata a partire dal modello Ford, non le permette ampi margini di movimento nel campo dell’innovazione del prodotto. Il modello Ford è nato per produrre grandissime quantità di auto, tutte uguali. Da qui l’indispensabilità di nuovi processi produttivi e di una nuova struttura dell’automobile: modelli estremamente più semplici, modulari, in grado di essere gestiti facilmente.

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“Etica del rimorso”, in beneficenza i proventi della vendita del saggio di Maurizio Canosa

“Etica del rimorso”, in beneficenza i proventi della vendita del saggio di Maurizio Canosa

 

“Mangia, mangia le verdure perché nel resto del mondo i bambini africani muoiono: sono cresciuto così, con l’immagine tragica del bambino africano che ogni giorno mi veniva ricordata da mia madre”. Il rimorso di Maurizio Canosa ha radici lontane. Lo ha spiegato, introducendolo con un pizzico di autoironia, venerdì sera a Matera nella sala Laura Battista della Biblioteca provinciale durante la presentazione del saggio Etica del rimorso. La rimozione del senso di colpa nella civiltà dei consumi (Altrimedia). Una presentazione brillante, malgrado la tematica impegnata e impegnativa, che ha analizzato le tante sfaccettature del rimorso utilizzando anche frame di film quali Matrix e Finchè c’è guerra c’è speranza.

“Molto prima di Kant,- spiega l’autore – il mio maestro di morale è stato Zagor, eroe dei fumetti altruista e coraggioso (cosi come, lo confesso, il paperino di Karl Barks è stato colui che mi ha insegnato il valore dell’ozio improduttivo, prima e meglio dei vari Aristotele, Seneca, Lafargue)”.

La particolarità di Etica del rimorso è nella capacità di andare oltre la visione prettamente filosofica attingendo a discipline che solo in apparenza sembrerebbero in antitesi con il pensiero dei Padri del sapere.

Non mancano riferimenti presi dalla stretta attualità, con l’aiuto di ricerche, indagini, reportage giornalistici ed esperienze di vita: ciò che emerge è una filosofia pop, nel quale trovano spazio i contrasti stridenti dei giorni nostri. Come ha affermato Canosa: “I poveri non sono coloro che hanno poco ma coloro che hanno bisogno di molto”.

Secondo l’editore, Vito Epifania, pubblicazioni come Etica del rimorso evidenziano l’importanza di “riappropriarsi di una grammatica del vivere comune”.

Etica del rimorso inaugura la nuova collana della casa editrice Altrimedia, PhiloLab: i proventi della vendita del libro saranno devoluti in beneficenza ad un’iniziativa che la casa editrice Altrimedia sta individuando.

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"Fuori traccia": narrare i luoghi aggiungendo storie, racconti, persone

“Fuori traccia”: narrare i luoghi aggiungendo storie, racconti, persone

Nel Sasso Barisano c’era Rosaria del sale (ricordata da sua figlia Bice), in piazza Sedile c’è Marco (avvocato prima, maestro di cucù oggi, le sue creazioni sono state donate al Dalai Lama e a Morgan Freeman), in via delle Beccherie Raffaele (figlio e nipote d’arte e un passato da fisico) con le sue ceramiche, in via Ridola c’è Massimo (è un informatico ma si è trasformato nel re dei timbri del pane)…

È firmato da sei guide sui generis – Rita Montinaro, Stefania Clemente, Marco Bileddo, Rossella Nicoletti, Sergio Fadini, Beniamino Lecce – e quattro illustratori – Rosita Uricchio, Marìca Montemurro, Danilo Filippo Barbarinaldi, Pino Oliva – Fuori traccia. Insoliti itinerari materani: sei “mappe” che non si limitano a rappresentare alcuni scorci di Matera ma affiancano poesie, citazioni, passi di libri – perché l’idea è quella di narrare i luoghi non in modo esclusivamente descrittivo ma aggiungendo storie, racconti, gente.

Gli autori, infatti, più che soffermarsi su itinerari e digressioni storiche – notizie quanto mai abusate – sono andati alla ricerca di aneddoti e personaggi che, con il loro vissuto, sono o sono stati l’emblema dei luoghi che raccontano.

“Voci di donna”, “Arti e botteghe”, “Matera tra visibile e invisibile. Su e giù per i secoli”, “La città nuova: Serra Venerdì”, “Le resistenze materane” e “Fatti mandare dalla mamma a prendere l’acqua” sono i sei capitoli che racchiudono gli itinerari suggeriti, tutti impreziositi dalle tavole di giovani illustratori.

Una curiosità: gli autori sono un gruppo eterogeneo di persone non tutte materane che in comune hanno però l’amore per Matera.

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Un'atmosfera piacevole e informale per la presentazione potentina di "Quando Lara Croft arrossì"

Un’atmosfera piacevole e informale per la presentazione potentina di “Quando Lara Croft arrossì”

È stata un’atmosfera piacevole e informale ad accompagnare, sabato scorso a Potenza, nel Museo archeologico provinciale “M. Lacava”, la presentazione del libro di Isabella Marchetta “Quando Lara Croft arrossì. L’ordinarietà straordinaria di un’archeologa” di Isabella Marchetta.

Piacevole perché l’autrice, così come traspare dal libro, ha fatto in modo che si superassero, con aneddoti e ironia, i luoghi comuni che l’archeologia spesso porta con sé; informale perché, nonostante un autorevole parterre di relatori, l’affiatamento e la semplicità hanno dato vigore ad una serata all’insegna della passione per gli scavi, l’antichità, il passato millenario.

Dopo i saluti di Anna Grazia Pistone, funzionario archeologo del Museo, sono intervenuti Katia Lacerra (Presidente Associazione GIAA Basilicata), Lucia Colangelo (Archeologa, Associazione GIAA Basilicata) e Vito Epifania (Casa Editrice Altrimedia) mentre la giornalista Anna Mollica (Il Lucano Magazine) ha dialogato con la scrittrice.

Archeologa specialista nella Tardantichità e Medioevo, Marchetta, materana, è archeologo da cantiere e ha nella Basilicata e nel Molise i suoi ambiti territoriali privilegiati di lavoro, non mancando però esperienze anche in Campania e Calabria. Collabora attivamente anche con strutture museali finalizzando la sua attività allo studio dei reperti da scavo e alle fasi di allestimento delle sedi museali.

L’archeologia del terzo millennio è descritta in modo inconsueto: storia e storie costruite sulle esperienze dirette dell’autrice, flash di vita vissuta tra cantieri e amici/colleghi sparsi per l’Italia. Non è un trattato per gli addetti ai lavori ma un libro in cui la routine dell’archeologo è descritta da racconti che la rendono familiare e permettono di superare riserve e preconcetti su una professione non semplice ma piena di fascino.

Come spiega l’autrice nel suo “Quando Lara Croft arrossì”, “le mie storie nascono da questo ordinario per me straordinario. E in questo libretto hanno il sapore un po’ nostalgico e un po’ divertito di un esperimento. Le dieci storie che ho raccolto sono piccoli episodi di vita: hanno un espediente dietro che è venuto fuori istintivo, senza intento costruito. È stato mosso dall’idea spontanea di comunicazione come necessaria trasmissione orale e corale della memoria collettiva, come azione di integrazione genuina, come premura per il patrimonio identitario, come strumento di propagazione “fragrante” di conoscenza, giammai affabulatorio, ma sempre empatico.

Accanto alla disciplina scientifica, infatti, tutto questo permea l’archeologia dei nostri tempi. Quella fatta di terra colloquiale della quale dobbiamo sentirci strumento per rispondere al diktat della trasmissione di sapere. Un sapere cittadino oltre che di scienziati.

Queste storie hanno il senso di un racconto intero, continuo e personale, suddiviso, solo per comodo, in dieci brani. Esattamente come l’archeologia sono un lungo racconto a piccoli episodi”.

Il volume, che contiene illustrazioni di Silvio Lorusso, ha il carattere dell’interazione con il lettore, per empatia e curiosità, ma anche per un curato apparato di oltre 50 note esplicative, 23 approfondimenti a tema e un ricco corredo di rimandi al web attraverso numerosi QR-code. Il volume inaugura la nuova collana di Altrimedia dal titolo ArcheoComunicazione ideata e curata da Isabella Marchetta.

Prossimo appuntamento in Basilicata con la presentazione del libro, il 16 aprile a Melfi alle 18 nel Museo Civico, Palazzo Donadoni in Vico Rispoli. Dopo i saluti di Livio Valvano, sindaco di Melfi. Interverranno Michele Sedile (Presidente Archeoclub Melfi), Vincenzo Fundone (Socio Archeoclub Melfi), Vito Epifania e Gabriella Lanzillotta (Casa Editrice Altrimedia). Dialogheranno con l’autrice Rosanna Ciriello (già funzionario MIBACT) e Filomena Nitti (Istituto Comprensivo P. Berardi – F.S. Nitti – Melfi).

Quelle assordanti “Voci dal silenzio”

Partire dall’educazione, cambiare modelli e stereotipi che, fin dalla tenera età, ingabbiano le “femminucce” in ruoli accudenti e i maschietti in destinatari di cure e attenzioni: è solo il primo passo per tentare di arginare la violenza contro le donne. Ed è l’assunto alla base di Voci dal silenzio di Daniela Lella, un libro-ricerca sul fenomeno della violenza di genere che, prendendo spunto dalle storie di Lucia Annibali e Veronica De Laurentiis – entrambe intervistate dall’autrice -, scandaglia la tematica ascoltando rappresentanti delle forze dell’ordine, avvocati, psicologi, responsabili di Centri di accoglienza e strutture per uomini maltrattanti fino ad affrontare la problematica della comunicazione e del rapporto tra violenza e mass media.

“Un’intera società deve essere in continuo aggiornamento per contrastare il fenomeno e realizzare un percorso di progettazione condiviso, – scrive Lella – la costruzione di un linguaggio comune che permetta alla donna e ai minori vittime di violenza di sentirsi “sostenuti” totalmente da una rete, fatta prima di persone e poi di enti, strutture, autorità. La parte umana, comprensiva, di ognuno di noi dovrebbe venire prima di tutto. Immaginate quanto sia difficile per una donna ammettere che il proprio uomo, un uomo scelto per tutta la vita, abbia abusato di lei? “Mettersi nei panni dell’altro” è il primo passo da fare, lasciando il giudizio al di fuori.”

La prefazione del testo è firmata dal CollettivoDonneMatera che dal 2013 dà voce a tutti quei silenzi (dall’omosessualità all’aborto, solo per citarne alcuni) che caratterizzano la nostra società.

Daniela Lella è nata nel 1991 a Matera. Appassionata di scrittura, nel corso della laurea triennale in Lettere ha approfondito il legame con il mondo della narrazione. Dopo la laurea magistrale in Giornalismo e cultura editoriale a Parma ha avviato collaborazioni con alcune testate giornalistiche locali. Proprio dalla tesi-inchiesta del suo lavoro universitario conclusivo è nato questo libro, sul quale ha continuato a lavorare a Matera.

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Spazio al thriller, alla storia e alla narrativa per le nuove proposte digitali

Spazio al thriller, alla storia e alla narrativa per le nuove proposte digitali

 

La maggior parte dei titoli di Altrimedia è disponibile in versione ebook negli store digitali. Eccone altri quattro da leggere su tablet o e-reader: “L’inganno delle apparenze”, “Cronache d’antropofagia”, “La ragazza sui calanchi” e “Conto alla rovescia”.

 

L’inganno delle apparenze 

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Un omicidio nel rione Piccianello di Matera. È l’incipit del giallo di Rocco Cascini, “L’inganno delle apparenze”, una nuova indagine per il commissario Rinaldi – già protagonista di “Guardi e ladri”. Nella città dei Sassi Cascini ambienta un noir fuori dal comune, nel quale l’ironia e i colpi di scena fanno da sfondo a un personaggio sui generis, Luca Rinaldi, brillante sul lavoro quanto inconcludente nella vita privata. Cascini è amante del thriller e ha sperimentato anche il genere della fantascienza.

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Cronache d’antropofagia 

antropofagia ebook

Un caleidoscopio di personaggi ombrosi e agghiaccianti riti di antropofagia sono i protagonisti di un testo originale e pungente, “Cronache d’antropofagia” del napoletano Gianfranco Scala. Alice e Tommaso si rendono conto della reale identità dell’amico Rodolfo, malato terminale, solo quando accorrono al suo capezzale: la moglie Adele non è che la vittima predestinata di un sadico sanguinario, nella vita della coppia c’è lo spettro dell’antropofagia. Tommaso prova a venir fuori da quella che sembra una strada perversa e senza uscita.

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La ragazza sui calanchi

calanchi ebook

È stato definito “un romanzo storico che rientra a pieno titolo tra le opere letterarie che rendono giustizia alle mancanze della memoria diffusa”. “La ragazza sui calanchi” di Vincenzo Maida narra le vicende dell’eroina di Montalbano, Rachele Cassano e, come ha sottolineato nella prefazione Ugo Maria Tassinari nasce dall’amore dell’autore per la sua terra, Montalbano Jonico, e per la sua storia: “E così, come chi, salvando una sola vita salva l’intero universo, la vicenda di una sola persona, sia pure di spicco, può bastare a raccontare un intero mondo che cambia, nel fosco fine del XVIII secolo”.

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Conto alla rovescia

conto alla rovescia

“Sono passate solamente tredici ore e quarantadue minuti da quando ho programmato una mia vita fantastica. In questo lasso di tempo non sono riuscita a realizzare nulla in quella direzione; tutto in quella opposta”. Un “Conto alla rovescia” dal ritmo vorticoso, tra emozioni ed esperienze, è quello di Alessandra Cattori. Un romanzo decisamente originale nel quale la scrittrice lascia spaziare la sua voce piena di brio. Cattori, cittadina della Svizzera italiana, è anche autrice di racconti per ragazzi.

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