“Lo scrittore di fantascienza è uno che gioca con la parola. Io quando scrivo prendo spunto dalla realtà: prima c’è la base scientifica, poi parto per la tangente”. Il re del fantastico Donato Altomare ha svelato qualche segreto dei suoi racconti, presentando a Matera “Altri mondi altre storie”, la nuova antologia pubblicata da Altrimedia.
Intervistato dal giornalista Filippo Radogna (“collega” scrittore anche lui nell’ambito del fantastico) in un’Arti Visive Gallery gremita di appassionati del genere, Altomare ha precisato di non amare il termine scrittore ma di preferire “narratore”: “In realtà – ha scherzato Radogna – Donato è un affabulatore. I suoi racconti sono una piccola parte della sua produzione stratosferica e ormai ultratrentennale. Ha la capacità di spaziare dalla fantascienza al fantastico al paranormal al fantasy. Ma lui è anche poeta, fa parte dell’importante realtà de La Vallisa di Bari. A coronamento di tutto ciò è anche ingegnere”.
Non solo, l’ampia cultura umanistica Altomare la intreccia con la cultura tecnica di un ingegnere civile che ha fatto il liceo scientifico e ama follemente il latino, tanto da aver scritto un libro di fantascienza in latino. È stato due volte premio Urania Mondadori, premio Italia e premio Vegetti.
“Mi ero stancato di pubblicare da Roma in su. Volevo pubblicare un’opera importante e pubblicarla al Sud. – ha detto Altomare Volevo trovare un buon editore che fosse anche coraggioso. Filippo mi ha indicato Altrimedia. In questa antologia ho voluto riprendere miei vecchi racconti per dimostrare come il fantastico fosse leggibile da chiunque. Purtroppo infatti ci sono ancora dei preconcetti”.
Altomare ha sottolineato che quando scrive lo fa in modo che il lettore possa vedere e immaginare ciò che è scritto. Un bravo scrittore, se vuole affrontare tematiche sulle quali non ha competenze, le deve approfondire e studiare per essere il più credibile possibile.
Vito Epifania, editore di Altrimedia ha ricordato come due anni fa sia stata creata la collana “Fantastica”, curata proprio da Donato Altomare e da Loredana Pietrafesa, “per colmare un vuoto che cominciava a diventare ingombrante”.
Nel corso della serata gli attori Tommaso Ferrandina del Gruppo teatrale “Tutto Esaurito” e Carla Latorre dell’Associazione Gutta hanno letto alcune pagine del libro. Al termine dell’incontro è stato offerto al pubblico un aperitivo a base di prodotti tipici pugliesi e lucani.