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Mutamenti

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Di Giuseppe Valentino,

Di Massimo Cova

Mutamenti

La mostra che presentiamo in anteprima al Museo Civico di Taverna, è il primo risultato visibile di un’esperienza di ricerca artistico-scientifica nata all’Università di Barcellona, nei laboratori della Facoltà di Belle Arti in collaborazione con l’Istituto Cartografico e Geologico di Catalogna (ICGC) sul tema di preponderante attualità dei cambiamenti climatici. A Taverna presentiamo una selezione di opere d’arte di questo progetto, non il corpus di ricerche scientifiche che costituirà, invece, parte integrante della grande mostra programmata a Barcellona per il prossimo gennaio.

13,00

Cataloghi d'arte

Descrizione

Opere che evitano ovvietà descrittive o documentarie e fanno meditare su aspetti delle nostre realtà sociali e ambientali con visioni poetiche, a volte ironiche, spesso critiche, ma sempre profonde e significative. La varietà delle tecniche presentate spazia dalla pittura alla scultura, dal disegno alla fotografia, fino a sofisticate installazioni multidisciplinari in un percorso di lettura non lineare, ma di un certo carattere rizomatico, dove le opere si relazionano tra di loro in una specie di complessa rete cognitiva che sviluppa e amplifica il senso di ognuna di esse. Troviamo così le fotografie di Karmen Corak che evocano oscure atmosfere di irreversibilità attraverso colori delicati e improbabili di una natura che si trasforma e pone in questione le nostre certezze; i bassorilievi di Silvia Ferri, una analogia alla superfície sommersa del pianeta, dove si ravvisa l’archeologia di uno sconcertante futuro; gli inquietanti paesaggi di Carlo Fusca, nei quali la pittura si fa interprete di una profetica metamorfosi apocalittica in cui la natura sovrana conquista il predominio sulla familiarità di un paesaggio ormai troppo socializzato; le delicate epidermidi di Giuseppe Marinelli, simboli dei mutamenti e delle incertezze che li accompagnano, ma che portano implicita la speranza della rinascita; il suggestivo campo di cardi di Francesca Macina, attraverso il quale si confronta, ci confronta, con l’effimera costruzione culturale di un rapporto con una natura che, comunque, segue il suo corso; le pitture di Carme Porta, che nascondono, nella delicatezza delle trasparenze e nella luminosità e purezza dei colori, le tracce drammatiche di una storia in divenire che abbiamo inesorabilmente accelerato; le sculture policrome di Antonio Fiengo, installazioni e bassorilievi che puntano dritti alle coscienze di un mondo occidentale responsabile della scalata verso il precipizio del non ritorno; e infine i miei paesaggi ispirati alle terre del Mezzano, luoghi desolati delle campagne ferraresi condannati alla scomparsa dall’ineludibile ritorno delle acque. Paesaggi umani, naturalistici o tecnologici fusi, confusi, in una distopia radicata nei nostri modelli di vita e di pensiero che ci proietta verso nuove e tardive consapevolezze, ma che non scalfiscono i cicli della supremazia poderosa della Natura.

Dettagli pubblicazione

  • Titolo : Mutamenti
  • Sottotitolo :
  • Autore : a cura di Massimo Cova e Giuseppe Valentino
  • Collana : Cataloghi d'arte
  • Genere : Catalogo d'arte
  • Anno : 2022
  • Pagine : 64
  • Formato : 21x29,7
  • Allestimento : Cucito filorefe
  • ISBN : 9788869601620
  • Ebook :

L’Autore

Author

Direttore del Museo Civico di Taverna

Author

Doctor en Belles Arts (Barcelona 2016), Arquitecte (Venècia 1986), llicenciat en Belles Arts (Barcelona 2006) i diplomat en postgrau en Arquitectura (Barcelona 1995). És Premi Extraordinari de Llicenciatura i Premi Nacional de Fi de Carrera. Ha realitzat diverses exposicions personals i col·lectives de pintura, dibuix i fotografia. És autor de ponències a congressos internacionals, de nombrosos assajos d’art contemporani, de dos llibres fotogràfics, a més de diversos assajos d’història de la fotografia durant els tres anys de col·laboració amb el MNAF (Museu Nacional Alinari de Fotografia) de Florència. Il·lustrador de la sèrie de TV3 Històries de Catalunya i col·laborador del programa Fotografies. Com arquitecte ha treballat 15 anys a Catalunya amb obres públiques i privades i actualment és professor de la Facultat de Belles Arts de la Universitat de Barcelona (UB) i professor col·laborador de la Universitat Oberta de Catalunya (UOC).

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