Anche Altrimedia Edizioni partecipa con i suoi titoli alla Giornata Mondiale della Poesia (istituita dall’Unesco nel 1999, si celebra ogni anno il 21 marzo) con una Collana interamente dedicata alle liriche, I Poeti, che continua ad arricchirsi di titoli significativi lungo un sentiero ricco di suggestioni tra il sé e l’altro.
Dovrei essere altrove di Emilio Gerardo Giugliano è l’ultimo, in ordine di tempo, volume della Collana: una raccolta di poesie scritte tra marzo 2019 e dicembre 2020. Rispetto alle precedenti pubblicazioni dell’Autore è un volume molto più introspettivo e intimista. I versi sono profondi, nostalgici, malinconici e denotano una maturità stilistica raggiunta da Giugliano che non si accontenta più di descrivere soltanto la quotidianità, cogliendone gli spunti poetici, ma sceglie di mettersi in gioco in prima persona, parlando delle proprie emozioni. Sempre firmate da Giugliano sono le raccolte Il vento è solo un capriccio e Questioni di prospettive. Nei versi della prima raccolta la quotidianità diventa poesia, lo sguardo del poeta cattura sensazioni, gesti, paesaggi. In Questione di prospettive, invece, come ricorda il poeta Domenico Brancucci che ha curato la prefazione, “ritroviamo tutti i temi cari di un Autore capace di plasmare suggestioni di raffinata, pensosa e spesso dolorosa individualità come fossero però frammenti di un interrotto dialogo corale, universale: l’Amore, con le sue certezze smisurate e labili; la Notte, con le sue tonalità liriche capaci di destrutturare con chirurgica empatia le angosce e le illusioni insonni; la Natura, narratrice inquieta dell’eternità incompiuta e incompresa dell’uomo; l’Impegno, declinato sempre con la coerenza dolorosa di chi prova ancora a distinguere l’armonia di un’idea dal facile rumore; il Silenzio, compagno agognato di percorsi introspettivi nei meandri dell’inesprimibile; il Ricordo, equilibrista malinconico sempre in bilico tra abbandono e resilienza”.
Sono versi che non lasciano indifferenti ma arrivano con tutta la loro forza dirompente quelli di Carmen Lucia che il lettore lo scuotono, lo travolgono con parole cariche di introspezione: le poesie di Oltre la notte sono caratterizzate da una notevole ricercatezza stilistica, analizzano emozioni arrivando al cuore delle stesse. Sono riflessioni ad alta voce, pensieri che non sempre è facile esternare eppure l’autrice non ha paura di dare voce al dolore, alla sofferenza.
Particolarissima Umani di Achille Monteforte: “In un caleidoscopio “animale”, “artefatto”, “angelico” – afferma Flavio Nimpo – l’autore respira, forse, il soffio della speranza che l’animo rimanga «immacolato, immune, immutato», mentre il cielo, «trafitto da stelle argentate abbracciate dalla luna», sembra trapunto di «punti luminosi sospesi nel cielo» la cui luce si fonde con quella lunare, paragonata a «un faro giallo», a una «sfera opalescente», che ricorda la sua atavica presenza di spettatrice remota e silente, simile a specchio celeste pronto a riflettere la nostra natura cangiante e mutevole, fragile e soggetta a fasi cicliche, nelle quali riponiamo la segreta fiducia in una rinascita capace di tradursi in un “per sempre” e afferente a una dimensione cosmica, al momento inspiegabile per noi. Intanto l’immagine lunare, suggestiva e discreta, mi riporta al sorriso di Achille assimilabile, per certi aspetti, a quello ariostesco, espressione di quella visione consapevole della realtà, contemplata col «calore di fiamma lontana», tanto caro a Foscolo”.
Tutte queste raccolte sono solo un assaggio di ciò che offre il catalogo Altrimedia nella collana I Poeti.