Sembrano flash di un passato recente ma dai colori vivaci che diventano arte le opere di Eustachio Lionetti in “Remember me – Quando la mostra diventa pittura” esposte a Matera fino al 31 ottobre nelle scuderie di Palazzo Malvinni Malvezzi.
Scorci dei Sassi, scene di “interni” che si insinuano in una quotidianità che abbiamo imparato a conoscere dai racconti dei nostri nonni, il calore delle abitazioni rurali della caratteristica “civiltà contadina”: “Remember me” è stata definita “un viaggio tra i ricordi, un ritorno alle memorie del passato narrate da un ’indole sensibile e pacata a tratti poetica che si esprime attraverso il filtro della memoria collettiva”. Lionetti dipinge non solo per un’intima necessità ma anche per il desiderio di rendere omaggio alla propria terra, alla propria città, Matera, evocando atmosfere interne ed esterne che il colore trasmuta in sintesi compositiva ed equilibrio visivo.
La mostra, curata dalla storica dell’arte Margherita Cosentino, è stata organizzata dall’agenzia di comunicazione Diotima srl con il patrocinio gratuito della Provincia di Matera, che ha concesso i locali, e il patrocinio gratuito del Comune di Matera. Il catalogo è stato realizzato da Altrimedia Edizioni.
La personale di Lionetti si articola in tre sezioni: “Landscape” che comprende le opere legate al paesaggio contemporaneo lucano in cui vengono presentati lavori eseguiti con la tecnica esecutiva a matita e con la pittura ad olio; “Remember me” la sezione più corposa è suddivisa in due momenti essenziali: “Family Rooms” che raccoglie i dipinti relativi a scene d’interni e ambienti intimi, in cui Lionetti descrive con forti pennellate e con molta accuratezza nei toni e nelle sfumature cromatiche l’ambiente interno rustico, gli utensili, le stoviglie, i mobili, i personaggi poveramente vestiti, la stessa realtà sociale, segue “Together” che include scene di vita quotidiana vissute nei vicoli e nelle campagne rurali. Egli ricalca le forme, quasi le maneggia al tatto come se fossero creta e le carica di pennellate vivide e luminose come se avesse dentro un realismo a tratti nostalgico. L’ultima sezione è “Still Life” in cui l’artista presenta lavori di “Natura morta” eseguiti in uno scenario immaginario puramente soggettivo. In altri termini, Lionetti osserva, scruta, analizza e infine trasmuta l’immagine in una armonica composizione che trova nella pittura la sua massima espressione narrativa.
Ieri, durante l’inaugurazione, dopo i saluti di Gabriella Lanzillotta, amministratrice di Diotima, sono intervenuti Maristella Trombetta (docente di Estetica e Storia della critica d’arte presso l’Università degli studi di Bari), la curatrice della mostra Cosentino, la presidente regionale FAI Basilicata Rosalba Demetrio e l’autore.
La mostra resterà aperta tutti giorni fino al 31 ottobre dalle 10.30 alle 13 e dalle 17.30 alle 20.