Conto alla rovescia

11,50

“Adesso è mattina, il caffè sta rumorosamente risalendo la canna della moca e il suo aroma invade prepotentemente il mio irregolare monolocale. Non ho mai bevuto caffè, io. Mai fino a poche settimane fa;

ore 6

ecco questo nuovo vizio fare capolino nella mia pacifica quotidianità. Chissà da dove è sbucato? Forse questo profumo mi ricorda proprio il Checco, che se ne sta su una spaziosa, lucente, dorata e maledettissima spiaggia messicana! Ahhrghh! Ma vi rendete conto? Io qui, a trangugiare caffè, che in verità sembra più zucchero condito di caffè perché detesto i gusti amari; e lui là, sotto una verde palma a fare CONTATTO. Perché proprio questo è andato a fare: contatto. Già dalla parola è tutto un programma, un bel programmino…”